SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E’ il fratello più grande. Ci sono anche Marco e Daniele. Loro ali, lui centrale, ma soprattutto capitano. Fabio Poletti, 32 anni, costituisce, insieme ai fratelli minori (e gemelli) la spina dorsale dell’Handball Club Monteprandone.
Famiglia dentro una famiglia dalle dimensioni impensabili fino a qualche mese fa, quella facente capo al club di Pasquale Iadarola.
«Siamo un gruppo molto unito, non so quante squadre in serie C possono vantare una squadra che agli allenamenti si presenta come minimo con 14 effettivi. Tra l’altro anche nel corso del campionato la panchina lunga costituisce un punto di forza non indifferente per la nostra formazione».
A proposito di campionato: non dobbiamo dimenticare che l’attuale Hc è nata dalle ceneri dell’ex Hc San Benedetto. Come dire: una formazione di B che gioca al “piano di sotto�?.
«Il nostro valore rispetto agli avversari è evidente. Dobbiamo però pensare al torneo attuale come alla possibilità di cementare un gruppo solido, che costituisca la base sicura per successi futuri. Fermo restando che in C spesso è demotivante incontrare squadre con organici ridotti all’osso e arbitri non all’altezza della situazione».
Parlava di futuro: a Monteprandone sono state gettate basi importanti in tal senso?
«Direi proprio di sì. Il Comune ci sta appoggiando mostrando grande interesse nei nostri confronti. Una prova? La prima domenica di marzo, in occasione della trasferta di Bastia, abbiamo raggiunto l’Umbria con un pullman messoci a disposizione dall’amministrazione locale. Se saliamo di categoria ci hanno già promesso aiuti ancora maggiori».
E per quanto vi concerne, quali i presupposti su cui fate e farete leva per garantirvi un futuro roseo?
«I giovani. Creare un settore giovanile è lo scopo principale che ci prefiggiano noi dello zoccolo duro, quelli, per intenderci, che giocano da più anni a pallamano. Vogliamo garantire un ricambio generazionale, ma è chiaro che la cosa sarà graduale, ci vogliono tanti soldi. Come trovarli? Con gli sponsor. E’ l’unica strada percorribile».
Avete già pensato a come poter trapiantere il ‘credo’ della pallamano presso le scuole cittadine?
«Ci muoveremo presto in questo senso: vorremmo poter avere un contatto diretto coi ragazzi per far loro conoscere meglio questo sport. A settembre spero si possa fare qualcosa di concreto. Avevamo proposto qualcosa del genere alla scuola media Carlo Allegretti di Monteprandone; ne dovremo riparlare in seguito. In ogni caso crediamo che qui a Monteprandone un’iniziativa del genere possa avere un discreto successo, visto che non esistono molti sport alternativi».
E chissà che nel paese di San Giacomo, culla della pallamano, almeno per quel che concerne la vallata del Tronto, non si possa radicare anche la vera “cultura�? di questo magnifico sport.
TRASFERTA DI ANCONA. Sono 14 i convocati per la trasferta di domenica in casa dell’Handball Ancona. Nella lista non figurano Gabrielli, ancora infortunato al mento dopo la caduta in allenamento della settimana scorsa, e Consorti. Intanto, nonostante si sia alla vigilia dell’ultima sfida della stagione regolare, la Federazione non ha ancora fatto sapere nulla in ordine alla sede degli spareggi play off – rammentiamo che l’Hc aveva proposto come sede il palazzetto di via Colle Gioioso.