SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il trofeo di Imperia, in programma domenica 30 aprile e lunedì Primo maggio, apre, come di consueto, la stagione del beach volley.
Gli occhi degli appassionati di San Benedetto sono tutti per il duo composto dal sambenedettese Andrea Raffaelli e dal lombardo Fabio Galli, i quali dovranno mettere a frutto gli enormi sacrifici compiuti nel corso dell’inverno. E i due atleti, punti di forza del Granteam – la società rivierasca nata pronel 2002 e nelle cui fila compare uno staff medico e atletico di prim’ordine (il fisioterapista Chicco Gargiulo e il preparatore atletico Carlo Sati) – per l’occasione sembrano carichi a puntino, visto che non hanno accusato, nel corso della lunga preparazione invernale, alcun malanno o fastidio fisico.
«Puntiamo soprattutto a fare bene al campionato europeo che prenderà il via a metà maggio ad Antalya, in Turchia – dice Raffaelli dalla Spagna, dove proprio in questi giorni si sta allenando con Raul Mesa e Pablo Herrera, coppia emergente del panorama iberico e mondiale – Quest’anno il livello di questa competizione è molto alto e parteciperanno tutte le coppie migliori d’Europa».
Sull’agenda del duo Raffaelli-Galli, – i quali sono reduci dalla capatina, risalente alla scorsa settimana, ad Atene, dove i due sono stati ospiti della nazionale greca, ed il precedente stage tenutosi a Cesenatico – ci sono diversi appuntamenti di rilievo: il campionato svizzero a Zurigo, dal 4 al 7 maggio; il campionato europeo in Turchia, dal 26 al 28 maggio; il Challenger della FIVB (Federation Internationale de Volleyball, ndr) nella Repubblica Ceca; gli europei ad Amburgo (dal 31 al 3 giugno) e il Word Tour di Roseto degli Abruzzi (dal 7 all’11 giugno). Senza dimenticare i campionati italiani.
«Ci auguriamo di ricevere una wild card – dice Raffaelli a proposito del Wild Tour, dove sarà testimonial dell’evento – per evitare così di disputare il tabellone delle qualificazioni, mentre nel campionato italiano disputeremo alcune tappe, puntando a riconquistare il titolo di Campioni d’Italia o almeno di tornare sul podio».