SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «La salvezza in Serie C1 è fondamentale: tramite il lodo Petrucci o anche il fallimento ci sarebbe sempre la possibilità di ripartire dalla Serie C2». Parole che pesano, quelle dell’avvocato Sergio Capograssi, responsabile per la Lega Calcio del Lodo Petrucci e per le tematiche inerenti le squadre che si trovano in situazioni di dissesto finanziario.
Ma attenzione: non basta soltanto salvarsi in C1. In caso di dissolvenza della società, il paracadute sarebbe fornito dalla presenza di un imprendit0re o un gruppo di imprenditori che, dietro il buon parere del sindaco, siano disposti a fornire le garanzie richieste.
Andiamo per ordine per illustrare una materia complicatissima:
a) Lodo Petrucci: disciplinato dal comma 6 dell’art. 52 del NOIF. «Ancora non sappiamo se sarà applicato o meno per questa stagione», precisa Capograssi, «anche se, non essendo arrivata alcuna documentazione, dovrebbe essere applicato». Le sue regole sono chiare: almeno dieci anni consecutivi nel professionismo (la Samb non li ha), o almeno 25 anni di storia nel professionismo. E qui Capograssi dà indicazioni d’oro: «I 25 anni non si calcolano sulla società (l’attuale è nata nel 1996, ndr), ma sulla città. Quindi la Samb rientra in questa categoria». Nel caso in cui la Samb riuscisse a salvarsi in C1, purché vi sia un imprenditore serio, si potrebbe ripartire dalla C2.
b) Eventualità fallimento. In questo caso si applicherebbe il comma 8 del NOIF. «Anche in questo caso, se la Samb si salvasse in Serie C1, potrebbe ripartire dalla C2», afferma Capograssi (sempre che vi siano imprenditori che diano garanzie di stabilità alla Lega).
c) Retrocessione in C2. Se la Samb non dovesse ottenere la salvezza nel campo, le cose si complicherebbero parecchio. «In quel caso non si potrebbe applicare né il Lodo Petrucci né la normativa relativa al fallimento», spiega Capograssi. E allora? Si aprirebbe uno spettro di possibilità molto vario: al massimo l’Eccellenza, peggio che vada in Terza Categoria. Dipenderà, come sempre, dalle garanzie fornite da chi voglia prendere la Samb.
d) Fallimento in corso? Se ne era parlato moltissimo nelle scorse settimane, e ci sono state polemiche anche per la scelta di posticipare la prima udienza del Tribunale di Ascoli al 12 giugno, alla fine del campionato. Ma per Capograssi è un falso problema: la normativa della Lega è stata cambiata per evitare i casi del tipo Foggia e Monza, che sono fallite durante il campionato e hanno mantenuto la precedente categoria (C1). «Abbiamo dovuto fare delle modifiche perché altrimenti, in quel caso, molte società avrebbero preferito fallire e mantenere la categoria, piuttosto che applicare il Lodo Petrucci». Amen.
e) E dunque? Occorre prepararsi: fallimento o Lodo Petrucci, a meno di un miracolo («Prima di decidere occorrerà vedere quante squadre non riusciranno ad iscriversi», spiega Capograssi), la C2 rappresenta la categoria dalla quale la Samb potrebbe ripartire, nella migliore delle ipotesi. Ma per farlo servono diversi passaggi: 1. salvarsi in Serie C1; 2. Costituire un gruppo di imprenditori che riescano a fornire le opportune garanzie in fase di iscrizione; 3. Far presente al prossimo sindaco che subito, al momento dell’insediamento (si vota il 28 maggio per il primo turno), occorrerà rimboccarsi le maniche per garantire alla Samb la massima categoria possibile.