ROMA – «Per tanti anni ho combattuto al fianco di Mirko Tremaglia, con lui ho compartito molte sconfitte, ma anche splendide vittorie. Ora bevo con lui l’amaro calice». È amareggiato Gian Luigi Ferretti – coordinatore dei Ctim e legale rappresentante della Lista Tremaglia alle recenti elezioni politiche nella circoscrizione Estero – per il deludente risultato del voto all’estero che ha visto l’affermazione di un solo candidato, Giuseppe Angeli, della lista “Per l’Italia nel mondo con Tremaglia�? al quale Ferretti rivolge le sue più vive congratulazioni.
«Da ragazzo – continua Ferretti – non riuscivo a capire che Garibaldi, l’eroe che aveva fatto l’unità d’Italia, avesse poi finito la sua vita in una specie di esilio a Caprera. Crescendo ho provato lo stesso stupore per un Wiston Churchil mandato a casa alle prime elezioni dopo aver vinto la guerra o per Lech Walesa, l’eroe di Danzica, il liberatore della Polonia dal comunismo, che perdeva malamente le elezioni. Continuo a non capire – aggiunge – e ritengo profondamente ingiusto che Mirko Tremaglia sia stato umiliato dai “suoi�? italiani nel mondo. E mi rammarico di tutto cuore per avere contribuito alla sua umiliazione».
«D’altronde chi è stato nello studio di Tremaglia a Bergamo avrà notato un cartello con la scritta “La riconoscenza è il sentimento della vigilia�?. A parte i sentimenti, credo che, facendo una seria analisi politica, il nostro sia stato un errore di valutazione. Noi – spiega Ferretti – ritenevamo che gli italiani all’estero fossero interessati alle loro specificità, al loro particolare status, ai loro problemi, mentre invece si sono coinvolti nel plebiscito italiano sinistra contro destra ed hanno segnato o il simbolo con il nome di Prodi o quello con il nome di Berlusconi».
«Gli italiani all’estero – conclude l’esponente di destra – hanno scelto di farsi rappresentare dai partiti. Rispetto la loro scelta, ma, siccome quel “coglione�? di Tremaglia mi ha insegnato ad amarli profondamente, prego sinceramente perché non rimangano delusi».
«E adesso rimbocchiamoci le maniche – è l’esortazione finale che Ferretti rivolge alla sua parte politica – e prepariamoci seriamente per le prossime elezioni, quando i candidati dei Ctim saranno in una lista comune del centro-destra».