SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un gol di rapina, che forse si addice poco a un giocatore del calibro di Emilio Benito Docente: numero 10 raffinato, al servizio della propria spalla d’attacco, abituato più a costruirsela la rete, che non a fungere da stoccatore a pochi metri dalla porta avversaria. Eppure l’ex centrocampista di Avellino e Rimini ha deciso in questo modo Samb-Pro Sesto.
Dopo i 3 punti regalati nell’altro scontro diretto col Lumezzane, lo scorso 12 marzo, Docente ha consegnato all’ambiente rossoblu un successo casalingo che mancava da quasi sei mesi. «Più che per il gol sono contento per l’importanza che riveste, per la squadra e l’intero ambiente, questo successo. Oggi era troppo importante portare a casa l’intera posta, se avessimo perso, avremmo dovuto fare i play out quasi sicuramente. Ci abbiamo creduto sin dall’inizio, tanto che potevamo chiudere la contesa nella prima frazione; poi però il caldo e lo stress accumulato in settimana, ci hanno un po’ penalizzato nella parte finale di gara».
Un gol che vale oro e che porta una dedica speciale. «A mio nonno, scomparso qualche mese fa. Nella circostanza sono stato un po’ fortunata perché il portiere si è fatto sfuggire la palla sul tiro di Scandurra. Bravo io in ogni caso a crederci».
«Mi mancava molto la rete in questo stadio – continua Docente – E’ stata un’emozione particolare: sotto la curva, con questo tifo e con la gente che ci è sempre molto vicina, in casa e fuori, prima e dopo la partita».
La mente è subito rivolta al prossimo impegno, giovedì prossimo, allo stadio Speroni, contro la Pro Patria. «E’ un altro scontro diretto da non perdere. Basterebbe anche un punto, anche se noi saliremo in Lombardia per vincere. Dobbiamo pensare una partita alla volta».