SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Data fissata: il 12 giugno si dovrebbe tenere la prima udienza per discutere dell’istanza di fallimento della Sambendettese Calcio. «La Guardia di Finanza ha portato i libri contabili in Tribunale» afferma l’avvocato Mattia Grassani, il primo a presentare l’istanza di fallimento (è stato seguito da circa altri dieci) per 120 mila euro. «Per me la causa può essere discussa anche il 15 aprile. Ma so che il Commissario Straordinario del Comune di San Benedetto sta facendo pressioni affinché si anticipi la data della prima discussione».
Grassani parla chiaro, forse troppo per le orecchie dei tifosi rossoblu: «Il calcio a San Benedetto rischia di scomparire e la Samb potrebbe ripartire dall’Eccellenza o dalla Promozione, perché la Samb non può adire al Lodo Petrucci. E le cifre complessive da pagare sono notevoli: i creditori, lo Stato e i calciatori entro il 27 giugno».
Tuttavia appare difficile che l’intera procedura di fallimento possa completarsi entro l’estate: probabilmente la Samb si opporrà all’udienza preliminare e i tempi slitteranno di parecchio. Il problema a quel punto diventerà l’iscrizione al prossimo campionato.
Ma torniamo un momento a “ribattere�? il tema del salvataggio della Samb in C1. La massa debitoria della Samb infatti, anche se fa paura, potrebbe essere scalfita con una serie di misure. Attraverso la cessione d’azienda, occorrerebbe spalmare per dieci anni il debito con il fisco (tra un milione e un milione e mezzo di euro in totale), e quindi ridurre i debiti vivi attraverso una procedura concordataria: Grassani si accontenterà di 50 mila euro? I calciatori accetteranno pagamenti ridotti? E gli altri creditori? Inoltre è oramai acclarato che Mastellarini e Paterna, ancora esposti con fidejussioni per centinaia di migliaia di euro, siano disposti a contribuire all’abbattimento della massa passiva con un esborso economico non indifferente (si parla di almeno 300 mila euro).
Dunque San Benedetto cosa preferisce? Ripartire dall’Eccellenza per sputare lacrime e sangue per tornare, e se, in C1, oppure garantirsi ancora la Serie C, pur consapevole che davanti ci sono diversi campionati fatti di sofferenza e austerità?
In questi giorni si parla anche di imprenditori bergamaschi che starebbero vagliando la possibilità di acquistare la Samb, ma la situazione è ancora vaghissima e, crediamo, di difficile soluzione (si tratta di imprenditori che lavorano nel settore dei campi in erba sintetica).
INCASSO L’avvocato Mattia Grassani, sensibilizzato da alcuni tifosi sambenedettesi, ha deciso di non far pignorare l’incasso di domenica prossima, relativo alla gara Samb-Pro Sesto, in modo da consentire un pagamento, pur parziale, di calciatori (la cui messa in mora del club rossoblu scade il prossimo 12 aprile) e degli altri dipendenti del club di Viale dello Sport.