SAN BENEDETTO DEL TRONTO – È un Pasquale Berardi triste e sfortunato quello che oggi ha potuto soltanto guardare la Samb, durante la consueta partitella del giovedì (come al solito senza allenatore ed effettuata a ranghi misti, con l’ingresso di alcuni ragazzi delle giovanili, e con Italo Schiavi in tribuna «soltanto per vedere l’allenamento», sono parole sue).
Per lui infatti si profila uno stop di almeno tre o quattro mesi a causa della rottura del legamento crociato del ginocchio, avvenuta domenica scorsa durante Samb-Pavia.
«Con Giannini ho impiegato alcune settimane per entrare in forma – afferma il barese – e poi sono stato impiegato anche in ruolo a me non adatti. Con l’arrivo di mister Chimenti assieme a tutta la squadra abbiamo ritrovato la giusta armonia e sono stato schierato nel mio ruolo naturale, dietro le punte. Sia a Fermo che domenica scorsa mi trovavo molto bene… Spero comunque, l’anno prossimo, di poter ripartire da San Benedetto per poter dimostrare il mio valore».
Berardi verrà operato il prossimo 21 marzo a Bari, dal dottor Mocci, nella clinica ortopedica Antea di Bari. Quindi effettuerà il recupero in un centro specializzato in fisioterapia: «Mi voglio curare al meglio in modo da essere completamente pronto a luglio, con l’avvio della preparazione».
Sull’attuale situazione del club, Berardi afferma che «tutti i calciatori sono dispiaciuti ma vogliono portare la Samb alla salvezza. Purtroppo tante persone, me compreso, vivono in appartamenti senza la possibilità di pagare neanche l’affitto. La mia speranza è nel ritorno di Chimenti e Croci, anche se poi la decisione ultima spetta alla società».