SAN BENEDETTO DEL TRONTO – I 120 mila euro che potrebbero far fallire la Sambenedettese Calcio, spettanti all’avvocato bolognese Mattia Grassani per sue passate consulenze alla Samb durante le gestioni Gaucci e Mastellarini, rischiano di mettere nei guai, oltre che Alberto Soldini, anche i due ex proprietari del club (anche se Luciano Gaucci, esule a Santo Domingo, di problemi ne ha ben altri).
La somma in oggetto, infatti, non sarebbe stata iscritta dalla Samb nei bilanci redatti durante le presidenze Gaucci e Mastellarini. Gaucci, che fu il primo a rivolgersi a Grassani (si ricorda il caso Cianci, giocatore che rischiava di far prendere punti di penalizzazione alla Samb durante il vittorioso campionato di Serie D), non avrebbe considerato la consulenza dello stesso avvocato. Spulciando i dati relativi all’ultimo bilancio della gestione Gaucci, relativo ovvero al 30 giugno 2004, la voce “Costi per servizi�? teneva in considerazione numerosi conti, tra i quali Compensi Lavoratori Autonomi (20.000 euro), Servizi di Consulenza (6.637), Compensi a Professionisti (8.756).
Mastellarini e Paterna avrebbero trovato così un bilancio senza la voce riguardante Grassani e, nell’ultimo bilancio relativo alla Samb, figurerebbe soltanto una voce “da definire�? per la consulenza dell’esperto legale bolognese.
Ma cosa può rischiare chi, eventualmente, avrebbe omesso di iscrivere a bilancio un debito di questo genere? L’ha risposta ce l’ha data il commercialista Enrico Perotti: «Se realmente questa cifra non è stata mai iscritta», ci ha detto il contabile sambenedettese, «allora si rischia di incorrere nel reato di falso in bilancio». Reato che, è noto, è stato notevolmente depenalizzato nel corso dell’ultima legislatura. «Il rischio di una condanna penale è ridotto rispetto al passato», spiega Perotti, «tuttavia ci potrebbe essere una richiesta di risarcimento danni in sede civile».
In pratica avviato l’iter, si ha una dichiarazione di fallimento e il curatore fallimentare comunica alla Procura eventuali reati commessi. Ma oltre alla procedura penale se ne apre un’altra in sede civile: «La Sambenedettese potrebbe chiedere il risarcimento anche per cifre superiori rispetto ai 120 mila euro in oggetto», conferma Perotti. E a quel punto chi avrebbe omesso l’importo dal bilancio sarà chiamato in giudizio e potrà difendersi legalmente, spiegando le proprie ragioni.
Ma occorre proprio arrivare alla dichiarazione di fallimento? Sembra di no. Infatti, se in quel caso la procedura è automatica, una denuncia per la manomissione del bilancio (sempre che, lo ripetiamo, si sia realmente verificata) potrebbe essere intentata in sede civile anche adesso. Con la speranza che qualcuno si accolli i 120 mila euro dell’avvocato Mattia Grassani.
I CONTI DI SOLDINI Ma se Gaucci, Mastellarini e Paterna avranno le loro responsabilità, cosa dire del Soldini Alberto? Giunto a San Benedetto, ha subito pagato due mensilità ai calciatori (settembre e ottobre), contestualmente all’arrivo della seconda rata della sponsorizzazione del Comune e di alcuni pagamenti pubblicitari. Poi, più nulla.