SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Tra i tanti (per ora solo tifosi) giunti al capezzale della Beneamata c’è pure Antonio Criniti, fra l’altro residente proprio a San Benedetto, estro e genio della Samb targata Luciano Gaucci. Libero per un giorno dagli impegni con la Sangiorgese (Prima Categoria, girone D), oggi pomeriggio si è presentato al Riviera delle Palme «per capire meglio la situazione e magari dare una mano».
Ma Totò Criniti, sempre ben voluto dai tifosi, potrebbe davvero aiutare questa Samb?
«Sto cercando di bussare a diverse ‘porte’; amici, conoscenti, gente vera, non come quella che c’è stata fino ad ora, che magari potrebbero salvare la situazione della Samb, che, è bene sottolinearlo, è davvero difficile».
Farebbe insomma da intermediario. La buttiamo lì: Antonio Criniti, e magari suo fratello Giuseppe (già in società quali Formia e Sorianese, ndr) interessati al sodalizio di Viale dello Sport?
«Se avessi le possibilità economiche non mi tirerei di certo indietro, ma ho solo di che vivere, nulla più. Tra l’altro per rilevare la Samb occorrerebbero un sacco di soldi: oltre alla massa debitoria (si parla di 2,5 milioni euro, ndr), andrebbero aggiunti tanti soldi per programmare la prossima stagione. Per quanto riguarda mio fratello ha capito le difficoltà che presenta il mondo del calcio; con la Sorianese (squadra laziale di serie D, di cui Giuseppe Criniti è co-presidente, ndr) ha perso tanto soldi».
Torniamo agli amici di cui parlava.
«Non c’è niente di concreto, è ancora tutto in alto mare. Sono comunque persone che sono già state nel mondo del calcio, a buoni livelli, e che avrebbero piacere a rientrarvi, anche per l’amicizia che li lega al sottoscritto. Se poi in un secondo momento il sottoscritto venisse interpellato è chiaro che non mi tirerei indietro, sono molto attaccatto alla Samb. Ma a parte queste cose, che restano al momento solo ipotesi, credo che la cosa fondamentale è intervenire; mi riferisco a chi ha veramente a cuore le sorti della Samb, soprattutto agli imprenditori locali che ne hanno le possibilità. Si deve fare in fretta».
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no grazie (vis pesaro docet)