SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E’ durato 86 minuti il sogno della Samb e dei suoi tifosi, encomiabili, di centrare la seconda vittoria consecutiva della stagione. Roba da matti, verrebbe da dire, se è vero come è vero che prima di domenica scorsa i rossoblu avevano dovuto attendere 14 giornate prima di tornare a riassaporare il gusto dei 3 punti; roba che risale a inizio stagione, quando, complice anche un pizzico di fortuna, la squadra allora allenata da Giuseppe Galderisi vinse prima contro il Novara (2-1) e poi violò il Comunale di Teramo (4-1).
Sgombriamo il campo dagli equivoci: il risultato più giusto, al termine dei 90 minuti, è proprio il pareggio. Semplice come bere un bicchiere d’acqua: un tempo e un punto ciascuno. Ciò non toglie che in casa rivierasca la gara odierna venga analizzata con molto rammarico: ad un niente dal traguardo, la Samb è sembrata stramazzare al suolo, sotto i colpi di un Pavia che seppure non si sia mai reso molto pericoloso sotto porta, nel secondo tempo ha esercitato una netta supremazia. Dai e dai, alla fine è venuto il gol del pari.
Un po’ il caldo, un po’- o meglio: soprattutto – la tensione, complici peralto gli ultimi giorni, vissuti tra allenamenti discontinui e incertezze di natura societaria, alla fine la Samb ha pagato dazio, dopo un primo tempo giocato col piede pigiato sull’acceleratore. Non c’è Docente, al quale viene preferito Berardi – bene anche oggi, almeno fino a quando non è dovuto uscire -, c’è invece Chiurato, proposto al fianco di Scandurra. Per il resto, escluso Michele Santoni, è la Samb vista a Fermo.
Ma l’imprevisto è dietro l’angolo: all’8’ Yantorno si infortuna alla coscia (prende una botta). Francesco Chimenti, appollaiato sul primo anello della tribuna, ordina: dentro Mattia Santoni, utilizzato col contagocce dalle precedenti gestioni tecniche. Il ‘furetto’ dorico si fa subito apprezzare e in fase di contenimento, e in fase propositiva. Dotato di discrete qualità tecniche, l’ex Morro d’Oro arriva più volte sul fondo, da dove lascia partire invitanti traversoni. Come al minuto numero 30: c’è Scandurra in mezzo all’area pavese a insaccare con una bella ‘capocciata’. Per il gigante rossoblu si tratta dell’ottavo sigillo stagionale.
Altra azione che merita di finire sul taccuino, quella del minuto numero 44: palla in area per Chiurato, Bandirali interviene col braccio, ma secondo l’arbitro Mannella non ci sono gli estremi per concedere il calcio di rigore. E due minuti più tardi, la Samb rischia: è Macaluso a sbrogliare un’intricata matassa, deviando in angolo la conclusione di Chianese.
Dopo l’intervallo le squadre tornano in campo con una novità ciascuno: Piva per Berardi, infortunato al ginocchio – il clan rossoblu teme si tratti di una lesione al crociato – e Lunardini in luogo di Calzi, molto falloso nella prima frazione di gioco. L’ex Giulianova verrà di lì a poco ammonito perché nessuno, dalla panchina di casa, aveva segnalato la sostituzione.
Al pronti, via la Samb va in affanno: il Pavia comincia a menare le danze e i rossoblu soffrono nella linea mediana del campo. Il calo è soprattutto fisico e pian piano i lombardi, piuttosto deludenti fino a quel momento, prendono coraggio: al 22’ Sciaccaliga serve Chianese che, entrato in area si fa anticipare da Colonnello. L’ex Pescara risulta decisivo.
Dai piedi dell’ex Siena parte una punizione insidiosa che però, per fortuna della Samb, Concetti riesce a smanacciare. Ancora Pavia: al 34’ Chianese ricambia il favore a Sciaccaluga, servendolo nel cuore dell’area di rigore ospite; la retroguardia marchigiana si rifugia in angolo. Sugli sviluppi dello stesso, Concetti è bravo a disinnescare il colpo di testa di un avanti pavese.
Al 41’ arriva il premio per la formazione di Marco Terresani: Ceccarelli imbecca Veronese, sul filo del fuorigioco (veementi le proteste di Zanetti e soci) e l’avanti azzurro con una finta mette a sedere il portiere della Samb, infilando il gol del pari.
Si rientra negli spogliatoi così, con una Samb che ha finito la benzina da un pezzo e che dunque non riesce ad imbastire una reazione degna di questo nome.