SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Assente il presidente, assente l’allenatore. Caso forse più unico che raro nel calcio professionistico. Sviluppo, l’ennesimo, di una stagione a dir poco folle. In panchina siede Tiziano Manfrin, responsabile del settore giovanile rossoblu, che funge da accompagnatore, mentre nel primo anello della tribuna staziona l’ex mister Francesco Chimenti. E’ la sintesi di Samb-Pavia, valevole per la giornata numero venticinque della divisione A di serie C1.
Come prevedibile il pubblico del Riviera delle Palme – piuttosto esiguo (quantificabile attorno alle 2.500 unità) – mette in scena una veemente contestazione nei confronti del “presidente�? Alberto Soldini. Cori contro e, soprattutto, tanti striscioni al suo indirizzo. “Ogni parola è una bugia Soldini vattene via!!!�? è quello esposto in transenna e firmato dagli Ultras Samb. Un altro, in dialetto – e irriferibile – viene invece mostrato nel settore distinti, pressoché deserto quest’oggi.
“Meglio niente che questo presidente!�? e “Soldini: di avere i soldi ti sei vantato, hai detto di aver pagato, ma in banca sei protestato!�?, precisano i ragazzi del 1977; oppure: “Meglio ricominciare da zero ma con un presidente vero!!�?, scrive il Nucleo. Ma saranno tanti altri, e molto più pesanti, le invettive e gli insulti all’indirizzo dell’imprenditore romano, i quali saranno peraltro sottolineati dagli applausi dell’intero Riviera.
Nonostante la Nord presenti ampi spazi vuoti, il tifo si manterrà costante e compatto, molto meglio rispetto alle recenti prestazioni, fino alla fine. Da Pavia, una manciata di ultras azzurri, dietro alle insegne Pavia 1991, Acab e Sconvolts. Bandierine biancoblu ed un paio di bandieroni. Numero troppo risicato per pensare di potersi fare sentire con una certa incisività.
Il gol di Scandurra, alla mezzora, infiamma ancor di più il popolo rossoblu, quest’oggi davvero molto motivato, come del resto l’undici di casa, a condurre in porto la preziosa vittoria. Una sciarpata, a una decina di minuti dal fischio di chiusura del primo tempo appone il sigillo ad una prima frazione eccellente, sia sul campo che sugli spalti.
Ripresa sulla medesima falsariga del primo tempo: mai, quest’anno, avevamo sentito applausi così convinti, tribuna compresa, all’indirizzo della compagine rivierasca. Pian piano però, cala la Samb, che forse patisce il primo caldo di marzo e le ultime giornate vissute in pieno caos, e scende un poco anche il sostegno della Nord, che però a stretto giro di posta riesce a riprendersi e tornare su livelli consoni all’importanza che la gara riviste per l’intero clan rossoblu.
Manate, cori spezzati ed un bel “Blu�? sanciscono la ritrovata vena della Cioffi, che tenta di aiutare in tutti i modi una Samb in netta flessione. Gli ultimi minuti di gara vengono vissuti con grande apprensione dalla tifoseria che vede la squadra ospite schiacciare nella propria metà campo la Samb. Il gol degli ospiti, che giunge a una manciata di minuti dal 90°, è un pugno nello stomaco inferto ai 2.500 del Riviera.
Non hanno più birra in corpo Colonnello e soci, come non riesce più ad essere trascinante, negli ultimi minuti la Nord, letteralmente sulle ginocchia.
Alla fine torna una scena che al Riviera non si vedeva da troppo tempo: Samb sotto la curva a raccogliere un urugano di applausi.
STRISCIONI. Tra i tanti messaggi su carta mostrati nel corso dei 90 minuti dalla curva Cioffi, registriamo il “Liberate Tommaso�?, rivolto al bimbo di 17 mesi di Parma rapito nei giorni scorsi.