GROTTAMMARE – Speriamo che almeno, nel loro vile anonimato, provino vergogna. Alcuni teppisti notturni hanno infatti rubato una bandiera a mezz’asta posta davanti alla sede del Circolo di Rifondazione Comunista di Grottammare, in via Marconi, la bandiera, stretta attorno ad un drappo nero, era stata esposta in segno di lutto per la scomparsa di Gino Trivellizzi, consigliere provinciale di Rifondazione Comunista da pochi giorni scomparso.
Nel rinnovare il nostro rispetto per la figura di Trivellizzi, speriamo che gli imbecilli che si sono macchiati di un gesto tanto sciocco quanto vergognoso abbiano la capacità di ravvedersene per non ricommettere stupidaggini del genere, o anche più gravi, nel futuro.
Di seguito riportiamo il comunicato inviato dal Circolo di Rifondazione Comunista di Grottammare.
E’ morto Gino Trivellizzi, compagno, uomo onesto, buono e generoso, da sempre legato da simpatia e affetto con il nostro Circolo.
I compagni di Grottammare, addolorati per la perdita di una persona così cara, hanno pensato di commemorarlo mettendo una bandiera a mezz’asta con una fascia nera davanti alla sede in via Marconi.
La notte scorsa alcuni imbecilli hanno rubato tale simbolo rompendo l’asta che lo sorreggeva, noncuranti di profanare un lutto, mostrando disprezzo anche di fronte alla morte.
In passato la nostra sede è stata devastata, i nostri manifesti ed i nostri cartelloni in piazza vengono sistematicamente strappati, ma stavolta, con questo atto vergognoso è stato oltrepassato ogni limite.
Il rispetto per la vita di un uomo, vissuta con generosità e altruismo, il rispetto per la morte, per il dolore dei suoi amici e dei suoi cari, va oltre anche alla più aspra competizione politica.
Invitiamo tutte le forze politiche democratiche a condannare senza esitazione certi comportamenti, per difendere valori fondamentali quali: rispetto, tolleranza e convivenza civile.
I cittadini di Grottammare dovrebbero indignarsi di fronte a questi gravi episodi, in quanto non appartengono alla tradizione politica e morale della nostra città.
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