GROTTAMMARE – Il “caso Fish”, il manufatto per l’ittiturismo di proprietà di Elvio Mazzagufo, marito della vicesindaco Maria Cristina Costanzo, non cessa di terremotare la politica grottammarese.
Nel tardo pomeriggio di giovedì infatti i consiglieri di minoranza hanno indetto una conferenza stampa per illustrare un’ordinanza emessa dal responsabile dell’area “Servizio Sviluppo Economico”, Giovanni Tosti, nella quale si impone la «cessazione immediata dell‘attività di somministrazione di alimenti e bevande» al Fish stesso.
Ma ricapitoliamo. A seguito delle note vicende polemiche (c’è stato anche un esposto da parte dei consiglieri del centro-destra che contestano la legittimità dell’attività svolta dal Mazzagufo), si è giunti, lo scorso 10 febbraio, all’ordinanza emessa dal dott. Tosti.
Una delle contestazioni verso il “Fish�? era infatti legata al fatto che il ristorante non potesse servire il pesce, dovutamente cucinato, agli avventori occasionali, ma potesse servire a terra soltanto quei turisti che fossero precedentemente salpati con il motopeschereccio del Mazzagufo. Quest’ultimo ad ogni modo, con un comunicato inviato proprio nella giornata di ieri, rendeva nota una legge approvata lo scorso 8 febbraio che equiparava ittiturismo e pescaturismo all’agriturismo, eliminando di fatto la distinzione di cui sopra (cucina solo per i turisti che siano salpati).
«Ma quella legge ancora non è attiva – spiega Raffaele Rossi di An – perché per esserlo le Regioni dovranno emanare gli opportuni regolamenti. Inoltre la legge, si sa, non è retroattiva, e cosa si può dire per quanto fatto la scorsa stagione?»
Alla conferenza erano presenti Mariagrazia Concetti, Raffaele Rossi, Daniele Voltattorni, Francesco Palestini, Roberto Marconi, Mariano Ascani e Filippo Olivieri, i quali hanno lamentato un conflitto di interessi latente per il fatto che la vicesindaco Costanzo «è coinvolta nella gestione del ristorante».
Di seguito, riportiamo il testo dell’ordinanza nei suoi passaggi più importanti.
Oggetto: Cessazione di attività di somministrazione di alimenti e bevande presso il manufatto denominato “Fish�? sito in Grottammare in viale De Gasperi.
Il Responsabile di Area visto il rapporto inoltrato in data 6.2.2006 dalla Polizia Municipale di Grottammare, nel quale si riferisce che in data 3 e 4 febbraio 2006, alle ore 13.40, presso l’attività denominata “Fish�? è stata effettuata un’ispezione accertando violazione: a) dell’art. 15 commi 1 e 3 della L.R. Marche n. 30 del 9.12.2005; b) agli artt. 86 e 17 bis del T.U.L.P.
Considerato che nel caso in esame si riscontrano i presupposti per l’applicazione della misura interdittiva in quanto dagli accertamenti effettuati risulta che presso la struttura sopra individuata viene esercitata attività di somministrazione di alimenti e bevande, priva della dovuta autorizzazione; constatata la regolarità degli atti dai quali risulta provata la fondatezza dell’accertamento;
ORDINA
dalla data di notifica della presente, al signor Mazzagufo Elvio, la cessazione immediata dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande rivolta ad una generalità di utenza; l’attività di ristorazione può essere esercitata esclusivamentea soggetti diversi dall’equipaggio imbarcati su unità da pesca autorizzate dalla Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto.
Si dà atto che l’inottemperanza al presente provvedimento costituisce reato punito dal codice penale.