MONTEPRANDONE – Ricerca e innovazione in economia: se ne parla spesso, ma sempre specificando che la piccola e media impresa non può permettersi di investire in questi settori. È il motivo per il quale Confederazione italiana agricoltori (Cia) della provincia di Ascoli Piceno e il centro di ricerca Asteria srl di Monteprandone hanno sottoscritto martedì 21 febbraio un “accordo quadro�?, grazie al quale le 10 mila e 400 imprese agricole locali potranno beneficiare di una sorta di “tutoraggio�? da parte dell’Asteria, in tutti i settori, da quello specifico dell’innovazione in agricoltura, alla ricerca di nuovi mercati, alla comunicazione, al marketing, alla gestione stessa (“total quality management�?).
I sottoscrittori dell’accordo si prefiggono diverse finalità: difendere i redditi in un settore sempre più in crisi come l’agricoltura, aprendo nuovi mercati; fornire agli agricoltori la possibilità di commercializzare i loro prodotti, evitando la costosa “vendita diretta�?; e ai consumatori la provenienza locale dei prodotti stessi, la loro alta qualità, e in generale la corrispondenza tra quanto riportato nell’etichetta e le effettive caratteristiche di ciò che comprano.
«Questo accordo è un “contenitore�? che riempiremo con iniziative specifiche», ha detto il presidente provinciale Cia Tonino Cioccolanti e un esempio molto significativo lo ha fatto il presidente di Asteria Dante Bartolomei: la sua società studierà infatti le caratteristiche delle varie coltivazioni da cui si ricava combustibile vegetale (barbabietola, colza, girasole), cui potrebbe seguire la decisione delle imprese di investire in questo settore, grazie alle indicazioni fornite dai risultati.
«Ma si tratta di un settore difficile – ha detto Bartolomei – in cui pesano molto le accise statali. La defiscalizzazione è stata fin qui concessa per appena 200 mila tonnellate annue di biodiesel, mentre in Brasile l’etanolo ricavato dalla barbabietola copre il 40% dei consumi di carburante».
Un altro esempio riguarda le varie modalità attraverso cui risparmiare energia elettrica. Infine la possibilità per le aziende di produrre energia elettrica da fonti rinnovabili (per esempio pannelli solari), per utilizzarla o rivenderla. Tutte pratiche che possono essere certificate ed altrettanti esempi di innovazioni di diretta applicazione e utilità, sia ambientale che economica.
La collaborazione riguarderà anche la ricerca sugli Ogm (organismi geneticamente modificati)? «Sì, ma nel senso che noi controlliamo non vi siano ogm nei mangimi e tantomeno tra i prodotti commercializzati», risponde il direttore di Asteria Luca Tarquini.
Quanto alle preoccupazioni sull’influenza aviaria, Cioccolanti, Bartolomei e Tarquini intendono rassicurare sul fatto che i controlli avvengono quasi quotidianamente nelle aziende picene, motivo per cui non esisterebbe un rischio di commercializzazione di prodotti dannosi per la salute.
Da ultimo non è mancato un riferimento alla Borsa internazionale del turismo, che si conclude proprio oggi 21 febbraio a Milano: «ci ha fatto piacere – dice Bartolomei – che la regione Marche abbia dato risalto ai prodotti tipici locali, legando agroindustria e turismo in un’immagine unica della nostra regione». Si ricorderà che a Miss Italia 2005 Edelfa Chiara Masciotta i presidente del consorzio turistico “Riviera delle Palme�? Marco Calvaresi ha consegnato sabato 18 febbraio una piccola palma offerta dal vivaio Marcheflor, simbolo di uno dei settori più vivaci dell’economia picena.