SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Verranno bloccati prima di iniziare i lavori per il completamento del Palacongressi di San Benedetto da parte dei privati? Il vicepresidente della regione Marche, Luciano Agostini, ha infatti annunciato una verifica sull’esistenza di vincoli di destinazione sulla struttura, che fu costruita alla fine degli anni ’80 grazie ad un finanziamento erogato alcuni anni prima dalla Cassa del mezzogiorno, di 10 miliardi e mezzo di lire.
Un finanziamento ottenuto in extremis dall’allora assessore regionale Franco Paoletti, per una struttura che doveva essere posta al centro di una incisiva politica del turismo. Figure di riferimento nel governo nazionale furono due ministri per il mezzogiorno che si erano succeduti nell’incarico: Remo Gaspari e Riccardo Misasi. I soldi arrivarono, i lavori tardarono a partire per varie traversie con le imprese che dovevano realizzarli. Così la svalutazione rese insufficiente lo stanziamento e per arrivare almeno ad un primo stadio di completamento furono necessari altri 6 miliardi di lire, reperiti dal comune di San Benedetto.
«Un vincolo sul Palacongressi? È verosimile che questo sia, ma francamente non ricordo con esattezza», dice oggi Paoletti. «È difficile ricordare, ma sembra una complicata questione giuridica», aggiunge da parte sua Paolo Perazzoli, che era vicesindaco durante la costruzione, sindaco all’epoca del taglio del nastro.
Una distanza temporale fatale anche per la memoria dell’allora dirigente del settore programmazione della regione Marche Girolamo Valenza, che oltretutto è in pensione da due anni. Ma con una nota di suspense: «non so se dal punto di vista giuridico possano essere intervenuti fattori che abbiano liberato l’amministrazione comunale da un vincolo – dice Valenza – qualora questo ci fosse».
Agostini conferma che le verifiche vanno avanti. Ma un intervento per bloccare i lavori a questo punto dell’iter non esporrebbe il comune al rischio di una causa al Tar, e di una richiesta danni? «Noi speriamo che prima di avviare il project siano stati fatti tutti i controlli necessari – risponde Agostini – Verificheremo se non siano rilasciate autorizzazioni con leggerezza e superficialità vergognose».