dalla Gazzetta dello Sport
Un video messaggio, per i figli. “Vi amo, non è colpa mia�?. Luciano Gaucci da Santo Domingo parla ad Alessandro e Riccardo, rinchiusi in casa, ai domiciliari, dopo l’inchiesta sul crac del Perugia Calcio. Lo fa ancora una volta tramite una tv., le telecamere de “Le Iene�? che stasera manderanno in onda il servizio.
Il calcio, il fallimento, i veleni, ma anche (stavolta) un po’ di cuore. “Carissimi figli – ha detto l’ex proprietario di Perugia, Catania e Sambenedettese -, malgrado le nostre incomprensioni per queste note vicende, io vi penso, vi voglio sempre bene, vi amo. Sappiate che non è colpa mia, ma soltanto e soprattutto delle persone che prima hanno sfruttato la situazione�?.
Non torna indietro Luciano, resta al mare, sull’isola, a Bavano Beach, nonostante i figli gli abbiano mandato a dire più volte che forse è il caso, anzi di più, che gradirebbero molto, che rientrasse in Italia per chiarire, far luce, tentare almeno di risolvere quel che si può risolvere. Papà Luciano, invece, ripercorre la sua storia, racconta ancora una volta le su e verità ai microfoni di Italia Uno. Parla e riparla dei presunti coinvolgimenti nel “suo�? crac di Cesare Geronzi, presidente di Capitalia, e della Gea World. E proprio su questo, nei giorni scorsi Alessandro e Riccardo sono stati interrogati a lungo dai pubblici ministri romani Luca Palamara e Cristina Palaia, nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla Procura capitolina sul cosiddetto doping amministrativo e sulla Gea di Chiara Geronzi e Alessandro Moggi.
Intanto, un’altra frecciata a Luciano arriva dall’ex ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri, che parlando di diritti tv ha detto: “Le società di calcio hanno avuto l’opportunità di godere di grande benessere, ma hanno gestito male i soldi pagando troppo i calciatori. Si chiede un intervento della politica ma, a parte le rateizzazioni delle tasse, non si può fare altro. Se i presidenti son ocostretti a finire a Santo Domingo, non è certo colpa nostra…�?.