Tre milioni 520 mila 809: questo il numero esatto degli italiani che risiedono e lavorano all’estero. 91 mila e 220 in più rispetto a quelli censiti l’anno scorso. Bene inteso si tratta dei “cittadini?, cioè di coloro che sono tuttora muniti di cittadinanza e passaporto italiani, una piccola parte degli oltre 60 milioni di persone di lingua e origini italiane sparsi per il mondo. Una parte però assai importante degli italiani emigrati perché – in base alla legge 27 dicembre 2001, n. 459 in materia di «Norme per l’esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani residenti all’ estero – il prossimo 9 aprile essi avranno diritto di votare alle elezioni politiche e successivamente, in giugno, al referendum costituzionale sulla nuova Costituzione varata dall’attuale maggioranza di centro-destra.
Sulla base dei dati anagrafici (in Italia) e consolari (all’estero) al 31 dicembre 2005, il relativo decreto che stabilisce il numero esatto di questi connazionali è stato firmato nei giorni scorsi dai ministri competenti: dell’Interno, Pisanu; degli Esteri, Fini, e per gli italiani nel Mondo, Tremaglia.
Ma come sono ripartiti nel mondo questi nostri connazionali, rispetto alle quattro ripartizioni in cui è suddivisa la Circoscrizione Estero? 2.039.149 italiani vivono in Europa (erano 2.000.650 nel marzo scorso); 885.673 in Sud America (818.481 nel 2005); 403.597 in Nord e Centro America (415.909 nel 2005); e infine 192.390 in Oceania Africa ed Asia (194.549).
Di conseguenza, i 12 deputati e i 6 senatori del Parlamento italiano che verranno eletti nel mondo il prossimo 9 aprile saranno così assegnati: all’Europa spetteranno 6 deputati e 2 senatori, al Sud America 3 deputati e 2 senatori, al Nord e Centro America 2 deputati ed 1 senatore, infine alla ripartizione Asia, Oceania Africa e Antartide, 1 deputato ed 1 senatore.
Il decreto dovrebbe essere reso ufficiale sabato 11 febbraio, data dello scioglimento delle Camere e inizio ufficiale della campagna elettorale.
Assieme a questi 3,5 milioni di connazionali, voteranno anche gli italiani residenti temporaneamente all’estero. Di questi, il personale militare e diplomatico verrà iscritto in elenchi aggiuntivi dell’Aire (l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero), mentre i docenti universitari e i ricercatori dovranno iscriversi negli schedari appositamente predisposti presso ogni consolato.
Quanto al costo delle elezioni, secondo i dati resi noti dal Viminale, il voto del 9 e 10 aprile costerà allo Stato circa 427 milioni di euro. Di questi, circa 42,7 milioni verranno spesi per il voto all’estero.
Quanti gli italiani nel mondo? Sono 3,5 milioni
Il governo ha accertato il numero esatto e definitivo dei connazionali residenti all’estero che per la prima volta voteranno alle elezioni politiche del prossimo 9 aprile, per eleggere 12 deputati e 6 senatori.
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