SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Stop alle chiamate»: il candidato sindaco per l’Unione Giovanni Gaspari chiede che per la pianificazione del territorio il comune attenda il ritorno della politica. Il riferimento è a più di un caso: da quella che definisce «la valanga» del project sul Palacongressi, che sta andando avanti con la trasformazione in multisala cinematografica ad opera di una società guidata dalla famiglia Calabresi, all’ipotesi di trasferire il mercato di frutta, verdura e pesce da via Montebello ai locali ex Capachietti Center Gross in via Roma, una struttura che verrebbe poi gestita dalla Multiservizi, società che fa capo al comune stesso.
Questioni su cui Gaspari invita a pronunciarsi tutti i candidati sindaci.
Quanto poi alle stesse società partecipate come la Multiservizi o la Picenambiente, Gaspari fa un riferimento polemico: «i vertici di nomina politica – dice – sono stati scelti non in base alla loro competenza, ma come espressione della passata amministrazione, che è fuggita, implodendo su se stessa. Anche alle partecipate dovevano quindi dimettersi».
Gaspari spiega peraltro di apprezzare il lavoro del commissario straordinario Carlo Iappelli, «che si è sempre mosso con equilibrio». Ma ritiene anche che il project sul Palacongressi si sarebbe potuto bloccare, «per non pregiudicare il futuro del turismo a San Benedetto». Così come altre scelte potrebbero pregiudicare secondo Gaspari il Piano del porto. L’ultimo invito, non meno pressante e dello stesso tipo, Gaspari lo rivolge ai dirigenti comunali: «all’equilibrio e alla calma», affinché da parte loro non prendano iniziative di tipo “politico�?, come la privatizzazione di alcuni servizi.