La sicurezza, tutto ciò che porta a prevenire incidenti quindi a salvaguardare da rischi anche gravi i cittadini, va sempre garantita e questo anche negli stadi. Tutte le misure atte a prevenire, eliminare o rendere meno gravi danni, rischi e difficoltà nei campi da gioco, dovevano essere state già prese all’inizio della stagione calcistica vale a dire il 28 agosto scorso. La legge consentiva una proroga di “non oltre sei mesi�? cioè fino al 28 febbraio, a discrezione del Prefetto e in ragione dello stato di avanzamento dei lavori. Ma se entro quella data il tutto prescritto non verrà completato scatterà perentoriamente la revoca dell’agibilità dell’impianto sportivo e quindi ci sarà per molte squadre la seria possibilità di non giocare più in campionato.

“Ad oggi – afferma il Sen.Amedeo Ciccanti – gli stadi con più di 10.000 unità di capienza, riguardanti quindi tutte le squadre di serie A e B, che sono riusciti ad adeguarsi a tutte le prescrizioni del Ministero dell’Interno, si contano sulle dita di una mano”. “Sicchè – prosegue il parlamentare UDC – la revoca complessiva di tutte le agibilità, tra qualche mese, bloccherà i due campionati professionisti, perchè non ci saranno stadi disponibili dove poter giocare nel rispetto delle norme”. Molte squadre, a qualche settimana dell’inizio del campionato – prosegue -non sapevano nemmeno di essere state promosse e molti comuni hanno perfino dovuto affrontare spese per interventi di carattere strutturale ed altri si sono trovati impossibilitati a fare investimenti per non aver rispettato il ‘patto di stabilità interno “.
“Le squadre, soprattutto quelle di provincia – ha concluso il politico, citando il caso dell’Ascoli Calcio – così come i comuni, stanno attraversando momenti di gravi difficoltà finanziarie e le nuove norme, che comportano costi di milioni e milioni di euro, non prevedono linee di finanziamento speciali; inoltre, i tempi di gara e la difficoltà a reperire sul mercato enormi quantità di materiale specifico, hanno prodotto ulteriori incolpevoli ritardi”. Tutte queste ed altre ragioni il Sen.Ciccanti le ha spiegate alla 1^ commissione Affari costituzionali nella seduta notturna di martedì, presentando un emendamento che proroghi i tempi di definizione degli interventi previsti al mese di agosto. Il Sottosegretario Ventucci si è dichiarato aperto nel valutare ed approfondire la problematica.