SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Giovane e di belle speranze. Questa definizione si addice a Emilio Benito Docente, attaccante da poco arrivato a San Benedetto e che, spera, possa ottenere una seconda ulteriore rinascita dopo la parentesi non positivissima di Avellino.
«Le prime impressioni sulla squadra le impressioni mi sono parse positive – afferma – Nel secondo tempo contro il Teramo si è vista una bella Samb. Certo, la società ha ambizioni per il futuro, ma adesso occorre uscire dalla zona play-out e puntare subito alla salvezza».
Riguardo il suo ruolo ottimale, Docente spiega: «Non sono una prima punta: quando ho giocato in questo ruolo non ho dato il massimo, anche se per essere in campo sono disposto anche a fare il terzino. Comunque mi posso adattare anche come esterno sinistro o destro in uno schema a tre punte: poi starà al mister decidere».
Nonostante le pressioni di Catanzaro e Cremonese hai scelto San Benedetto, in C1. Come mai? «Io sono della Gea quindi l’80% delle mie decisioni non le prendo io! – dice ridendo – Scherzi a parte, ho deciso con il mio procuratore e abbiamo fatto la scelta giusta perché se fossi andato per sei mesi a Catanzaro o Cremona probabilmente avrei giocato soltanto in maniera altalenante, come accaduto ad Avellino. Anche se quelle scelte – precisa un po’ rammaricato – sinceramente, non sarebbero state tecniche e sarebbero dipese da motivi che non ho ben chiari. Ho quindi preferito San Benedetto perché la piazza è ambiziosa e perché la società è valida. Ho parlato con il direttore sportivo Colacioppo e ho seguito il suggerimento del mio procuratore che mi aveva consigliato, assieme a Zavaglia, di venire qui».
Domenica si va a La Spezia e Docente ricorda di aver già segnato una rete al “Picco�?: «Lo Spezia è una squadra molto forte e hanno anche un pubblico molto caldo. Non possiamo perdere: dobbiamo uscire con un risultato positivo. Tra l’altro due anni fa, con il Rimini, ho anche giocato a La Spezia, segnando un gol. Speriamo sia di buon auspicio».