SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Alleanza Nazionale renderà pubblico sabato 28 gennaio il nome del proprio candidato sindaco, da scegliersi tra Gianni Balloni, Giorgio De Vecchis, Pasqualino Piunti e Luca Vignoli, che hanno dato la loro disponibilità. Quel giorno si svolgerà presso l’auditorium del comune, per tutta la giornata, una “conferenza programmatica�?, in cui oltre ai candidati, verrà presentato il programma definitivo del partito. Entrambi, nomi e programma, verranno poi sottoposti al confronto con gli alleati. Decisioni rese note dal coordinatore comunale di An Luigi Cava, emerse dalla riunione del partito presso la sede di via Montebello giovedì 12 gennaio.
Il programma è stato messo a punto da quattro commissioni tematiche, che hanno lavorato fino alla fine di dicembre sui seguenti argomenti: politiche sociali (commissione presieduta da Piunti), assetto o politiche del territorio (Angelo Massi), partecipazione e sanità (Benito Rossi), sviluppo (De Vecchis/Vincenzo Amato). Già nei prossimi giorni verranno resi noti i contenuti della parte relativa all’assetto del territorio. Tecnicamente, invece, la scelta del candidato verrà ufficializzata dal presidente provinciale del partito, su proposta di quello comunale, sentiti i presidenti di circolo e i componenti del coordinamento.
Cava precisa che il candidato di An dovrà avere un curriculum politico ed un’esperienza amministrativa adeguati. Ma anticipa anche che il suo partito farà un passo indietro rispetto ad altre candidature proposte dagli alleati, se verrà proposto un nome “credibile, a noi gradito, condiviso da tutte le forze politiche e con una buona visibilità presso i cittadini�?. Anche un candidato dalla società civile? “Non abbiamo pregiudiziali�?, risponde Cava.
Altro discorso su un nome in particolare dalla società civile: quello dell’ex sindaco Domenico Martinelli. “Martinelli per noi è una persona che ha delle grandi qualità – inizia Cava – quindi può essere utile ad una coalizione, ma non come candidato sindaco. Gli uomini di An, da sempre, sono quelli che ottengono il maggior numero di preferenze nel centrodestra, quindi riteniamo di avere il polso della città. E possiamo dire che Martinelli non è adeguato, avendo minacciato le dimissioni 187 volte tra dichiarazioni pubbliche e private, nei quattro anni in cui è stato in carica. Pur di salvare la poltrona, durante quel periodo ha fatto sei rimpasti di giunta�? [in uno di questi furono ritirate le deleghe allo stesso Cava, ndr].
“Poi però – prosegue Cava – si è dimesso a pochi mesi dalla elezioni, nonostante un documento della Casa delle Libertà in cui gli si chiedeva di non farlo. Si è dimesso, ha annunciato che si sarebbe dedicato alla famiglia, e invece già una settimana dopo si riproponeva come sindaco, dichiarando per l’ennesima volta che i partiti sono d’intralcio. E oggi invoca gli stessi partiti, affinché sostengano la sua candidatura. Naturalmente dopo aver sempre cercato una trasversalità negli schieramenti politici. In passato con la Margherita [Martinelli tentò di sostituire il presidente del consiglio comunale De Vecchis con il capogruppo della Margherita Antimo Di Francesco, ndr], oggi con ambienti della sinistra che fanno capo a Benigni e Leo Sestri. Quindi diciamo che Martinelli di confusione ne ha già fatta a sufficienza�?.
Quanto infine a Pino Nico, candidato dell’Udc, Cava ritiene che abbia scarsa visibilità: “Nico ha buone capacità – dice Cava – ma anche dei limiti perché molto poco conosciuto e in possesso di un bagaglio di esperienza politica ancora da portare a maturazione�?. L’eventualità che An si presenti da sola alle elezioni non esclusa: “Ipotesi da non escludere – dice Cava – se non dovesse esserci disponibilità a una candidatura condivisa. Ma naturalmente noi vogliamo presentarci uniti a tutti i partiti del centrodestra�?.
“Noi – è la conclusione – siamo l’unico partito con un programma già pronto e un candidato che verrà annunciato presto. Ma auspichiamo, come già fatto dal segretario dell’Udc Paolo Turano, che Forza Italia manifesti la volontà di dialogare con tutti noi alleati della Casa delle Libertà. Mi fa piacere che Scaltritti sostenga di non avere rivalità con Ceroni per una candidatura alle politiche, perché sarebbe gravissimo se un interesse personale prevalesse su quello della città di San Benedetto�?.
L’ultimo passaggio è riservato al quadro ben poco gratificante della città, tratteggiato nei giorni scorsi sul Foglio, il giornale diretto da Giuliano Ferrara. “Chiediamo alle istituzioni cittadine, per esempio al commissario prefettizio e al consorzio turistico, di presentare quanto prima un esposto per chiedere un risarcimento al danno d’immagine procurato alla città, per giunta con dati falsi. Infatti, in proporzione abbiamo il più alto numero di palme d’Europa e la maggiore densità di ristoranti delle Marche, come risulta dal rapporto annuale del ministero delle politiche agricole�?.