*E’ fatto grave, la voluta assenza di rappresentatività dei residenti, nella programmazione e nella pianificazione della Riserva.
Se si dovesse verificare in futuro una nomina a Presidente dell’Ente al di fuori del comune di San Benedetto, la Sentina perderebbe la sua sambenedettesità e la sua appartenenza a questo territorio.
Abbiamo accettato, come forza politica, la nascita della riserva se pur con critiche e perplessità legate alla scarsità di risorse economiche messe a disposizione dalla regione Marche, purchè questa diventasse una vera fonte di ricchezza ambientale, turistica ed economica a vantaggio di tutta San Benedetto; oggi ci accorgiamo che l’incapacità o la premeditata volontà di alcuni, sta trasformando la Sentina in “un’affare�? di pochi.
Nei prossimi giorni il Commissario Dott. Iappelli dovrà ratificare lo statuto dell’Ente; prima di questo momento chiediamo pubblicamente al Presidente Damiani le motivazioni che spingono all’allontanamento dei rappresentanti di quartiere e quindi dei cittadini dal Consiglio dell’Ente.
In mancanza di plausibili e pubbliche spiegazioni, riteniamo di dover invitare il Commissario Iappelli a rinviare la firma, per dare la possibilità a chi paga le tasse di saperne di più.
La ricerca della partecipazione dei cittadini deve essere il primo impegno ed il primo pensiero di chi amministra la cosa pubblica, non ci sembra che si stia perseguendo tale obiettivo.
*Paolo Turano segretario comunale Udc