SAN BENEDETTO DEL TRONTO – È un Mario Miele scarico per quello che è accaduto improvvisamente di ieri: dopo aver lavorato tutto il pomeriggio per assestare definitivamente le liberatorie dei calciatori e tecnici dello scorso campionato (compreso l’ex allenatore Davide Ballardini), in serata, improvvisamente, Alberto Soldini, presidente della Samb, lo ha sollevato da qualsiasi incarico, insieme all’ex allenatore Luciano Zecchini e al potenziale direttore sportivo Antonello Preiti.
“Non so che dire – esordisce Miele – mi ero tuffato con tutto me stesso in questa avventura, e ieri sera, all’improvviso, Soldini mi ha telefonato e mi ha detto che non aveva più bisogno del mio apporto�?.
Ma lei aveva già firmato un contratto con la Samb?
“No, perché eravamo in attesa di definire l’organigramma. So che oggi sono usciti i nomi ufficiali, e quindi ipotizzo che questa mossa fosse maturata da almeno una settimana. Certo, non fa piacere essere trattati con così poca professionalità…�?
Possibile che tutto sia dipeso dal fatto che la Samb non sia riuscita a prendere Mattia Biso, diretto verso Genova, sponda rossoblu?
“Non credo. C’è qualcos’altro�?.
Si riferisce al fatto che, sembra, Soldini sia in contatto con Luciano Moggi?
“Non posso dire questo. Certo che per me la cosa è stranissima, considerando che sono stato io a portare Soldini a San Benedetto�?.
Cosa le rimane di questa esperienza?
“Mah, capisco che nel calcio c’è sempre da imparare e non si riesce più ad agire con professionalità. Faccio comunque i migliori auguri alla tifoseria di San Benedetto�?.