*Cari amici,
“Affido con fiducia questo Compendio alla Chiesa intera e a ogni cristiano in particolare�? sono queste le parole di Benedetto XVI dette nel consegnarci questo testo, che può e deve costituire uno strumento privilegiato per farci crescere nella conoscenza e nell’accoglienza gioiosa di quell’immenso tesoro di speranza e di gloria che ci ha regalato Dio nel suo Figlio Gesù.
Con queste parole Papa Ratzinger ha presentato a tutti noi questo Catechismo in sintesi
Pensando di farvi cosa gradita, voglio augurarvi un BUON NATALE e un FELICE ANNO NUOVO con questo testo, come ci diceva il nostro Vescovo nella festa di San Giacomo lo scorso 28 novembre che dopo aver rinnovato la Chiesa (edificio) dentro e fuori occorre lavorare su quella interiore, su di noi, ed ecco l’occasione giusta.
Abbiamo davanti un Anno di innovazioni strutturali che richiederanno qualche onere in particolare, sentiamoci sempre più uniti in Colui che si è fatto Carne e viene ad abitare in noi. Il Bambino che in questi giorni contempliamo nel presepio in mezzo a Maria e Giuseppe è il nostro Salvatore e nostro Signore. Anche noi, con i pastori, ci inginocchiamo per adorarlo, portando in dono i nostri cuori.
Questa pace trabocchi nelle nostre famiglie, dove ci sia quella comunione di amore che in questi giorni siamo chiamati a contemplare nella Santa Famiglia di Nazareth.
Anche noi come i Pastori “andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere�?, si dissero l’un l’altro dopo aver ascoltato l’annuncio dell’angelo, e partirono “senza indugio�?, non opponiamo nessun ritardo e viviamo questa nostra rinascita in una comunione sempre più viva testimoniando il nostro entusiasmo: il Natale è fare esperienza di quella gioia; sentire Dio accanto a noi.
Quel bambino è la nostra gioia.
L’augurio di entrare nel nuovo anno con lo stesso slancio e la stessa energia che i pastori hanno avuto una volta usciti dalla Grotta, i quali se ne tornarono glorificando e lodando Dio, così ciascuno di noi possa stupire tutti quelli incontra.
La Famiglia di Nazareth è un esempio che noi tutti dobbiamo contemplare e imitare per essere una piccola Chiesa domestica.
Facendo nostro l’invito degli Angeli a Non temere, ecco vi annuncio una grande gioia, Oggi….. sia il nostro oggi, l’oggi della nostra salvezza AUGURI.
*Don Alfonso Rosati