SAN BENEDETTO DEL TRONTO – *Lunedì scorso 12 Dicembre la Giunta Regionale delle Marche ha approvato la delibera che ha dato il via libera al progetto per la costruzione del nuovo ponte S.S.16 sul fiume Tronto. Molte polemiche strumentali si erano succedute, dopo la recente Conferenza dei servizi convocata per esaminare il progetto del ponte.
I Verdi ritengono che si sia fatto un piccolo passo in avanti nella messa in sicurezza dell’ultimo tratto del fiume Tronto, anche se ancora una volta ribadiscono si sia perso, sino ad oggi, troppo tempo.
Questo atto, in questo nuovo contesto, dovrebbe portare i componenti della Conferenza Programmatica sul PAI ( Piano di Assetto Idrogeologico) del Bacino Interregionale del fiume Tronto,che si riunirà il 20 Dicembre presso la sede dell’Autorità di Bacino ad Ascoli Piceno, a rivedere le famigerate perimetrazioni delle aree E4/E3 (ad altissimo ed alto rischio di esondazione) del Comune di S. Benedetto del Tronto.
I Verdi ricordano, tra l’altro, che l’atto del 10 marzo 2005 prot. N° 843 dell’Autorità di Bacino “esprimeva parere favorevole alla riduzione del livello di rischio di esondazione delle zone E4/E3 ad E2 nella zona posta a Nord del rilevato della Superstrada Ascoli-Mare del Comune di Monteprandone�?. Una delle giustificazioni portate dall’Autorità di Bacino per tale atto è stato “…. considerato che risultano in avanzata fase di progettazione gli interventi per la messa in sicurezza del tratto terminale del fiume Tronto, la cui realizzazione comporterà una riduzione del livello di rischio di esondazione per i territori della bassa valle…�?.
Alla luce di tutto ciò, nella Conferenza Programmatica del 20 Dicembre è dunque importante che il Comune di S. Benedetto chieda, a maggior ragione, per gli stessi motivi del Comune di Monteprandone una nuova perimetrazione e la riduzione del livello di rischio di esondazione delle attuali aree a rischio di esondazione E4/E3 nel Comune di S.Benedetto Tr.
I Verdi ritengono che sia insostenibile per chiunque ribadire, attraverso vincoli, che la zona di Ragnola o del centro di Porto d’Ascoli, situate a più chilometri dal fiume siano classificate a massimo rischio di esondazione E4/E3 e considerate quindi più a rischio di esondazione della zona industriale di Monteprandone ubicata a poche decine di metri dall’alveo del fiume. Va ricordato infatti che la Superstrada Ascoli-Mare è oggi considerata da tutti come il vero argine Nord del fiume Tronto.
*Per i Verdi di S. Benedetto Pietro D’Angelo