MONTEPRANDONE – Una data da segnare con il rosso nel calendario di questa città. La zona industriale più importante del Piceno meridionale, fino ad ora totalmente inadeguata, potrebbe tornare a nuova vita. Il 9 dicembre infatti, dopo anni di tentativi, intoppi burocratici e rallentamenti inspiegabili, è stato firmato l’atteso accordo di programma per avviare i lavori di sistemazione dell’area. L’accordo è stato siglato dall’Amministrazione comunale di Monteprandone, la Provincia di Ascoli Piceno, il Piceno Consind, e il Consorzio Idrico Intercomunale del Piceno.
Nella zona industriale di Centobuchi verrà dunque realizzata la realizzazione di un adeguato impianto di illuminazione, il completamento del sistema di collegamento fognario, la realizzazione delle reti di cablaggio per le telecomunicazioni e la messa in sicurezza dai rischi di esondazione del fiume Tronto.
Molto atteso da imprenditori e lavoratori è la realizzazione della bretella di collegamento dell’agglomerato industriale con la superstrada Ascoli-Mare, e il collegamento tramite uno svincolo con la superstrada in modo da rendere più agevole il transito verso l’agglomerato stesso così da alleggerire il traffico pesante che tutt’oggi interessa gli insediamenti civili presenti sulla strada Salaria.
Per questi lavori il Comune di Monteprandone verserà 1.650.000 euro, frutto degli oneri di urbanizzazione pagati alcuni anni addietro dalle aziende esistenti e da quelle che intendono espandersi nella zona.
Per la precisione, però, le opere saranno avviate solo quando il Piceno Consind, che gestisce le aree industriali della Vallata del Tronto, approverà la variante al Pianto Territoriale di Coordinamento. Come si suol dire: non è detta l’ultima.