*Ad ogni avvio di campagna elettorale per le amministrative comincia a rimbalzare da destra a sinistra il solito slogan “… prima i programmi “ !
Ma l’unica iniziativa lodevole è stata quella prodotta dal Forum cittadino che ha messo in rete un vero progetto programmatico con autorevoli commenti sulla stampa locale svolti sia dall’on. Menzietti che dall’ing.Benigni. Per il resto soltanto slogan, del resto per mettere in circolo idee bisogna prima averne!
I Repubblicani che sono stati sempre attenti più alla politica dei contenuti che alla gestione del potere non intendono sottrarsi a questo confronto trasparente.
Abbiamo già esposto il nostro punto di vista sia rispetto ai progetti di riqualificazione della città sia sugli strumenti per il rilancio del turismo.
Con altrettanta trasparenza chiediamo cortesemente ospitalità per esporre una nostra riflessione
sui beni immobili di proprietà comunale che sono suscettibili di utilizzo culturale e turistico.
Questo è uno dei temi che dovrà affrontare la prossima amministrazione. Alludiamo alla Palazzina Azzurra, ai locali annessi al Mercato Ittico, al Palazzo comunale di P.zza C. Battisti, alle ex scuole del Paese alto e del Ponterotto, alla Villa Rambelli-Cerboni, al Palazzo Piacentini.
In questo intervento mi voglio soffermare soltanto sull’utilizzo di quest’ultimo.
Tra i programmi delle passate amministrazioni c’era il restauro del palazzo e la sua destinazione a Pinacoteca. Il primo traguardo è stato puntualmente raggiunto, il secondo no, nonostante le continue sollecitazioni che sono pervenute all’ex assessore alla cultura sia da parte di associazioni locali che dai documenti del PRI. E pensare che a pag.14 del nostro programma si legge “Musei e Pinacoteca …da valorizzare ed incentivare�?.
Tutti i maggiori centri del piceno hanno una loro pinacoteca ed un sistema museale. Basti pensare all’importante Pinacoteca di Ascoli, al Palazzo Pagnanelli di Offida, alla Pinacoteca di Fermo, al Museo De Carolis a Montefiore dell’Aso e tanti altri.
Forse che San Benedetto non è cresciuta culturalmente e nel campo dell’arte? Non esiste un patrimonio artistico da raccogliere e tutelare, mentre ora è disperso per uffici, scuole, magazzini? Abbiamo avuto artisti locali o che hanno soggiornato a S.Benedetto che soltanto con le loro opere potrebbero riempire una pinacoteca .Penso alle opere di A. Joseph Chatelain, Luigi Sciocchetti,Giuseppe Leti, Agostino Caselli, Giuseppe Pauri, Sanzio Giovannelli, Armando Marchigiani. Dobbiamo rassegnarci a tenerle disperse e a disperderle?
Purtroppo si è continuato a sperperare risorse nei cosiddetti “Grandi Eventi estivi�?, quando con una minima parte di quegli esborsi si sarebbe potuto finalmente allestire “un Museo della città�?. Occorre ritornare a coinvolgere il volontariato locale della cultura. Era stato costituito, con atto deliberativo comunale, un Comitato di consulenza per i Musei, ma questo comitato è stato ignorato da oltre 10 anni!
La politica culturale è di estrema importanza per la nostra città e richiede pertanto competenza e sensibilità.
Speriamo che la prossima amministrazione sia più attenta a valorizzare le nostre risorse locali,come sono i Musei, i lasciti privati e la nostra tradizione, piuttosto che continuare a rimanere preda dei “lupi�? del mercantilismo culturale che hanno contribuito ad affossare anche il nostro Consorzio Turistico.
*Prof. Antonio Felicetti –ex Amministratore del Comune di S.Benedetto del Tronto