SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo-partita, quello di Samb-Cittadella, a dir poco atipico: nessun giocatore rossoblu si presenta davanti a taccuini e microfoni. Non si vede nemmeno nessun esponente della dirigenza rivierasca. Fuori, poco distante dalla tribuna, ci sono almeno duecento tifosi della Samb che scandiscono cori poco carini nei confronti della squadra e della società. L’ambiente idilliaco dell’anno passato, dopo le avvisaglie in essere dall’estate appena trascorsa, si è frantumato del tutto. Prova ne è il rapporto, ormai incrinato, tra la tifoseria e l’attuale reggenza (ancora per poco?).
Onore e merito a Luciano Zecchini, il quale da vero professionista – l’unico – si presenta nella sala stampa intitolata a Sabatino D’Angelo per commentare l’ennesimo tracollo cui è andata incontro la sua squadra. Nove gol in due gare, un secco 0-4 casalingo che riporta i tifosi nostrani al lontano torneo cadetto edizione ’57-’58, quando la Triestina passò al Ballarin col risultato di 5-1).
“E’ stata una partita che noi tutti non pensavamo di fare – esordisce il tecnico di Forlimpopoli – Il retropassaggio di Pepe ha aperto un baratro dal quale non siamo riusciti a risalire. Quando ti ritrovi sotto di due reti dopo pochi minuti, senza nemmeno sapere come, diventa poi tutto più difficile�?.
Scontato che nelle parole di Zecchini trapeli il profondo rammarico dopo una gara assolutamente negativa come quella odierna. “Volevamo riscattare la sconfitta di Salerno, eravamo pronti, e invece alla prima occasione siamo andati in ginocchio. Dopo i primi gol del Cittadella non c’è più stata partita�?.
Ancora una volta una difesa colabrodo. Con 22 gol è, insieme a quello della Fermana, il reparto arretrato della divisione A più perforato. “Ci sono evidenti problemi fisici in difesa. Guastalvino e Zanetti oggi non stavano bene, Gazzola ha stretto i denti sino alla fine; aggiungiamoci che Femiano non ha ripreso e che De Pascale e Colonnello sono fuori. Il quadro mi pare completo. Non voglio accampare giustificazioni, ma credo che si debba tenere conto di tutte queste cose. Era già successo di dover fare fronte ad un’emergenza in difesa, è vero, purtroppo non siamo riusciti a ridurla�?.
A caldo appare quantomeno arduo stabilire quale possa essere la ricetta giusta per uscire da un simile momento. “Non scendiamo di certo in campo con la sigaretta – argomenta Zecchini – siamo consapevoli dei problemi da affrontare, non possiamo scappare, dobbiamo affrontarli, anche perché il campionato è lungo e domenica c’è un’altra partita (contro il Pizzighettone, ndr) molto importante. Il torneo deve ancora vedere una Samb a testa alta, proveremo nuovamente a rialzarci�?.
Risollevarsi nel morale e nella convinzione dei propri mezzi. “Si, dobbiamo trovare la forza di reagire – risponde l’allenatore rivierasco – senza peraltro l’aiuto di nessuno (si riferisce alla contestazione del pubblico, ndr), con la massima serietà e grande impegno, nella speranza di fare da subito dei piccoli passi in avanti. Ci vuole il carattere, stando tutti uniti. Credo in ogni caso – e si rivolge alla piazza – che sparare contro persone che hanno piena consapevolezza del momento, non abbia senso�?.
Il ritiro potrebbe essere una soluzione? “Non lo so, adesso il gruppo è parecchio abbacchiato, non abbiamo affrontato la questione. Vedremo il da farsi. Per ora dobbiamo solo accettare la sconfitta e tirarci fuori. Quando la montagna comincia a farsi in salita, dobbiamo arrampicarci con le unghie nonostante le negatività. Ripeto, non cerchiamo l’aiuto di nessuno, ma almeno la comprensione, quella sì�?.
Gli viene infine fatta notare la serenità, nonostante tutto, con la quale sta rispondendo alle domande dei cronisti. “Ci vuole anche quella in simili momenti. E’ facile farsi prendere dalla rabbia dopo una sconfitta così pesante e invece bisogna essere razionali, realizzare le cose nella maniera il più tranquilla possibile�?.
Claudio Foscarini, festeggia la prima vittoria in trasferta della sua squadra. “E’ stata una partita molto particolare, siamo scesi qua con l’intenzione di fare risultato, ma onestamente pensavamo fosse più difficile. Dopo i primi nostri due gol la Samb ha perso in organizzazione e compattezza. Come si esce dalla situazione che sta attraversando la squadra di Zecchini? Stando uniti; tecnico, squadra, società. Non conosco altri rimedi. Dal canto nostro – conclude il tecnico granata – andiamo avanti sulla strada intrapresa: l’obiettivo salvezza da raggiungere il prima possibile, unitamente alla valorizzazione dei giovani�?.