“La forza degli argomenti contro la protervia delle opinioni�? è la risposta che il Sen. Ciccanti dà a Rossi.
“Se c’è uno che in ogni occasione si presenta con ‘l’atteggiamento di colui che crede di sapere sempre tutto e di poter insegnare a tutti gli altri’ – replica il parlamentare UDC – questo è proprio il Presidente Rossi, che non perde occasione di insegnarci come stare al mondo, dividendolo sempre tra buoni e cattivi, dove questi ultimi sono coloro che non la pensano come lui e li insulta, sistematicamente, facendoli passare per reietti della società�?.
“Sappia comunque Rossi – prosegue il Sen. Ciccanti – che alle sue prepotenze non ci sto e non si permetta più di giudicare, qualificare ed aggettivare le mie opinioni, perché troverà le risposte che merita. Come è giusto rispettare le sue opinioni che non condividiamo, anche lui deve rispettare le mie e quelle di chi non la pensa come lui�?.
Per quanto riguarda invece i temi della finanziaria 2006, che erano stati oggetto di diverse ed opposte valutazioni, il Sen. Amedeo Ciccanti – che tra l’altro è relatore di maggioranza del bilancio 2006 al Senato – torna a precisare il suo pensiero con allegati dimostrativi sostenendo che:
1. “Il Fondo Nazionale della Montagna di cui alla legge 97/94 non è stato ‘soppresso’ (tanto che nella replica Rossi cambia termine ed usa quello proprio di ‘azzerato’, che in un bilancio significa una cosa diversa). Si tratta di una legge che ha esaurito i suoi effetti e sarà rifinanziata, anche su impulso del sottoscritto che, al riguardo, ha presentato insieme ad altri Senatori di altri gruppi parlamentari un emendamento alla finanziaria, che ha trovato il Governo aperto al confronto�?;
2. “Non è vero che non è previsto un euro per il completamento della ricostruzione dei danni del terremoto, perché proprio grazie ad un emendamento, a mia sola firma, nella finanziaria 2005, il 5% delle provvidenze previste per il triennio 2005/2007 per la protezione civile (circa 170 mln di euro), sono state destinate anche alle Marche e l’Umbria, mantenendo aperto quel canale di alimentazione della legge di ricostruzione che, diversamente, si sarebbe definitivamente interrotto�?.
“E’ poco – precisa il parlamentare UDC – ma è sicuramente più di un euro ed è un buon risultato di fronte alle difficoltà dei conti pubblici che stiamo affrontando�? (All. 1).
3. “Che nel bilancio 2006 il Fondo per le politiche sociali non è stato tagliato del 50%, come scritto nel documento di Rossi portato al Consiglio provinciale (stranamente, nella replica si cambia l’anno di riferimento e si parla solo di 2005). Lo stanziamento di 1.193.767.000 euro del 2005 subisce una lieve riduzione nel 2006, con una previsione di 1.157.000.000 di euro (All. 2). A questo Fondo si aggiunge lo stanziamento di 1.147.000.000 di euro del Fondo della famiglia e la quota del 5‰ destinata alle politiche sociali anche dei comuni�? (All. 3 e All. 4).
“A ben vedere – sottolinea Ciccanti – le politiche sociali, nonostante i tagli della spesa, sono state non solo salvaguardate ma rafforzate. Si potrà discutere chi dovrà gestire questi fondi, ma ai cittadini ed alle famiglie poco importa attraverso quali canali arrivano i sostegni, purché arrivino�?.
4. “Che il Fondo sanitario nazionale è stato incrementato (All. 5) di tre miliardi nel 2006�?.
“Rossi si attacca al tasso di inflazione per sminuire la portata dell’incremento, dimenticando che la spesa sanitaria è una delle principali cause di inflazione, oltre a quella degli enti locali, perché cresce oltre i limiti del contenimento programmato in sede europea�?.
“Sta di fatto però che dal 2001 al 2005 questo Governo – sottolinea il Sen. Ciccanti – ha incrementato la spesa sanitaria di ben 30 miliardi di euro (60.000 miliardi di vecchie lire), portandola da 60 a 90 miliardi (All. 6), pari al 6,1% del PIL, in linea con la media dei paesi europei, nonostante gli sprechi delle regioni�?.
“Non siamo bravi ma facciamo del nostro meglio facendo parlare i documenti, anziché salire in cattedra giudicando e maltrattando chi la pensa diversamente da noi. Ci piacerebbe – conclude la nota Ciccanti – che qualcuno ci sapesse consigliare come tenere meglio i conti pubblici in linea con l’euro e come garantire l’Italia nelle politiche di sviluppo per saper stare nel mercato globale. Aspetto le proposte di Bertinotti e dei suoi seguaci�?.