SAN BENEDETTO DEL TRONTO– La promozione e lo sviluppo di indagini sul territorio dedicate a mettere in evidenza le esigenze culturali, formative, di ricerca e consulenza sono gli obiettivi individuati da Asteria, Istituto per lo Sviluppo Tecnologico e la Ricerca Applicata ed Eurispes Marche, Istituto di Studi Politici, Economici e Sociali di San Benedetto del Tronto. È stato infatti siglato di recente un accordo triennale che individuerà settori strategici del tessuto produttivo locale per i quali saranno avviati progetti di collaborazione.
L’accordo prevede una cooperazione dedicata anche al perfezionamento del mercato del lavoro, attraverso lo sviluppo delle risorse umane, l’ingresso competitivo dei giovani e la riqualificazione degli occupati.
Nel territorio marchigiano saranno condotte una serie di analisi sulle potenzialità produttive, unendo le professionalità indiscusse dell’Eurispes all’operatività dell’Osservatorio Statistico di Asteria, per orientare e definire meglio le iniziative e i progetti di impresa, e sulle esigenze locali, con la creazione di modelli di indagine legati a cause sociali ed ambientali.
Le pmi regionali, unitamente ad un monitoraggio sulla loro evoluzione, godranno di una maggior interazione con gli istituti, grazie alla predisposizione di servizi di supporto progettuale, normativo e tecnico-logistico.
La collaborazione sinergica tra Asteria ed Eurispes prevede inoltre la realizzazione di piani strategici di ricerca industriale e di sviluppo precompetitivo. La ricerca industriale, in particolar modo, si configura come pianificazione e indagine critica finalizzata ad acquisire nuove conoscenze utili per individuare nuovi prodotti, servizi e processi produttivi o per attuarne il miglioramento attraverso l’adozione di tecniche innovative di produzione. Lo sviluppo precompetitivo riguarda invece la concretizzazione dei risultati della stessa attività di ricerca industriale in un piano complessivo relativo a prodotti, servizi o processi produttivi nuovi, modificati o migliorati destinati alla vendita o al semplice utilizzo.
Possiamo dunque considerare questo accordo come una preziosa opportunità sia per i policy makers sia per le aziende marchigiane grazie all’incontro tra la ricerca sociologica e quella tecnologica applicata, ai fini di una maggiore individuazione e valorizzazione delle potenzialità territoriali.