SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Cade nuovamente la Samb. E’ la terza sconfitta (la quarta stagionale) a maturare fuori casa. La debacle di Pavia costa la panchina a Giuseppe Galderisi – si tratta del terzo esonero in carriera per l’ex Mundial, dopo le sfortunate esperienze a Mestre e Giulianova – il quale invero paga colpe anche e soprattutto non sue. Dopo Hector Alberto Ortega, dimessosi prima ancora che prendesse il via la stagione ufficiale, si registra l’ennesimo cambio al timone in casa Samb.
Serviva la scossa. Ieri i tifosi, al termine della gara dello stadio Fortunati, hanno palesato tutta la propria insoddisfazione in virtù delle recenti opache prestazione di Martini e soci, invitando l’ormai ex tecnico rossoblù a dimettersi.
Ci ha pensato la società, con uno scarno comunicato nella mattinata odierna, anche se la dirigenza marchigiana aveva informato il diretto interessato già nella serata di ieri. A dispetto delle parole pronunciate dal direttore sportivo rivierasco Giuseppe Dossena (toccherà anche a lui un destino simile?), il quale nel dopo partita di Pavia aveva garantito alla stampa che ‘Nanu’ non era in discussione. Seduto sui seggiolini della tribuna dell’impianto pavese però, c’era l’ex Teramo Luciano Zecchini, in predicato di vestire il rossoblù già nel corso della bollente estate lasciatasi alle spalle. Probabile che adesso sia la volta buona. Sapremo in ogni caso solo domani – come giurano dalla stanza dei bottoni di Viale dello Sport – alla vigilia del match di Coppa Italia (ritorno dei trentaduesimi di finale contro il Real Marcianise) che si disputerà al Riviera.
Servirà il nome del nuovo allenatore a placare le animosità della tifoseria? L’ennesimo spiacevole episodio, dopo quello occorso al difensore Paolo Guastalvino giusto una settimana fa, ha funestato la nottata appena trascorsa.
I tifosi di ritorno da Pavia hanno aspettato il pullman della squadra al Riviera delle Palme, ma il torpedone era già vuoto, visto che i calciatori rossoblù erano scesi prima. Un gruppetto di persone allora, non pago, in piena notte, ha raggiunto il Residence Mediterraneo, dove alloggiano alcuni giocatori rossoblù, inscenando un’accesa contestazione verbale nei loro confronti (è stato preso di mira Fabio Femiano) e messi in fuga, di lì a poco, dall’arrivo di alcune volanti della polizia. Un gesto che comunque contribuisce ad infuocare ancora di più un ambiente già incandescente.
La squadra, diversi elementi lo dimostrano ampiamente sul campo, nutre timori e angosce figlie delle pressioni e delle contestazioni che la tifoseria sta mettendo in atto da qualche settimana. In questo modo si rischia solo di complicare una situazione già di per sé di non facile traduzione; il più incredibile degli autogol insomma, anche perché, onestamente, l’organico di cui dispone la Samb non sembra all’altezza di presunte ambizioni d’alto lignaggio. L’unico obiettivo alla portata è la salvezza, a meno che, il prossimo gennaio, non si decida di intervenire in sede di mercato di riparazione. In soldoni: la squadra ha dei limiti strutturali, tecnici e caratteriali.
E ci si ricollega a quanto si diceva in apertura di articolo: la testa di Galderisi, data in pasto ai tifosi e alla critica in generale, è il gesto più scontato da parte di una società che in qualche modo doveva dare un segnale all’intero ambiente. Ma il tecnico originario di Salerno non crediamo – nonostante abbia, come è naturale che sia, commesso degli errori – debba essere additato quale il maggiore responsabile dell’attuale situazione, che è indiscutibilmente figlia di una serie di accadimenti che hanno preso il via la scorsa estate: le dimissioni di Ortega, l’addio di D’Ippolito, la ‘grana’ societaria, un mercato in tono dimesso.
Galderisi stava tentando di far fronte a tutto questo e forse la società avrebbe fatto bene, se veramente credeva nelle sue qualità (ci credeva?), a mostrare con più energia le proprie convinzioni. E invece la panchina di Galderisi ha cominciato a scricchiolare dalla nefasta trasferta di Ravenna e i tifosi a rumoreggiare sempre più, a discapito della tranquillità di una squadra che ha così iniziato a macchiare le proprie prestazioni con errori ancor più grossolani.
Quel che è certo è che colui che da domani siederà sulla panchina rossoblù non avrà vita facile: i numeri della Samb – le due vittorie iniziali a parte, nei restanti sei incontri la Samb ha racimolato 6 punti, segnando 5 reti e incassandone 11 – sono a dir poco preoccupanti, anche in virtù di una classifica che dopo la giornata andata in archivio ieri pomeriggio si è ulteriormente accorciata. I rivieraschi, tanto per capire, con 12 punti sono esattamente a quattro lunghezze dalla seconda poltrona e ad altrettante dalla quint’ultima posizione. Ma soprattutto deve preoccupare il difficile contesto ambientale che si è creato attorno alla squadra. Domenica prossima contro il Lumezzane (a quota 12 come i rossoblù) l’ennesima gara da vincere.
A margine. Galderisi – interpellato non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione – saluta la riviera dopo otto incontri, che hanno fruttato alla sua ex squadra quattro vittorie e quattro sconfitte (la Samb è l’unica compagine della divisione A a non aver sinora mai pareggiato), a fronte di 11 gol segnati e 13 subìti; Femiano e soci ‘vantano’ la seconda peggiore difesa del girone, dietro solo al fanalino di coda Fermana (16).
BORSINO ROSSOBLU’. Nel pomeriggio, sotto la guida del trainer della Berretti Daniele Catto, al Riviera delle Palme si sono ritrovati quei giocatori che con ogni probabilità – occorrerà in ogni caso vedere quali saranno i programmi del nuovo allenatore – scenderanno in campo dopodomani nel corso del match di Coppa Italia, vale a dire i fratelli Santoni (fermo è però rimasto Michele, che ieri a Pavia ha giocato più di un tempo), Irace, Cornali, De Lucia, Zanetti, Chiurato e Pepe.
Il resto della comitiva rossoblù si ritroverà invece domani pomeriggio, sempre al Riviera, per sostenere il primo allenamento con il tecnico che prenderà il posto del neo-esonerato Galderisi, in vista della gara contro il Lumezzane.