MONTEPRANDONE – Birra e pesce, si può? Certo! La scelta definita inizialmente “bizzarra�? dagli scettici, è stata alfine coronata da un successo di pubblico, grazie all’impegno e alle capacità culinarie di Marco della Trattoria Tascapà di Centobuchi, Nazzareno del pub Il Torrione e del perito industriale Andrea, autoproclamatisi “i tre pionieri della birra in cucina�?.
I tre hanno messo in mostra le loro capacità durante la serata del 4 ottobre, e hanno avuto ragione: anche questa volta sono riusciti nell’intento di far apprezzare gli accostamenti tra birre profumate a squisiti piatti di pesce rispolverati dalla tradizione marinara, durante una piacevole serata. Basta leggere, di seguito, le pietanze proposte, per immaginare il delizioso sapore.
Il menu proposto è stato il seguente (i secondi piatti sono stati annaffiati da una birra triplo malto con l’ultima fermentazione in bottiglia).
Crudità in bella vista: ostriche, seppioline al vapore bagnate con una riduzione di birra scura artigianale questo piatto accompagnato da una birra champagne (nome derivante dal suo metodo di lavorazione tradizionalmente usato per lo champagne).
Marinata raffinata: filetto di salmone marinato con pompelmo rosa, filetto del baltico marinato con un’emulsione di melograno il tutto accompagnato con una birra chiara profumata con un sentore di limone.
Gamberi flam-beer: rapsodia di gamberi e calamaretti sfumati alla birra. Questo piatto è stato accompagnato da una birra chiara non filtrata, corposa e luppolata.
Milleonde dell’Adriatico: lasagne alla marinara; qui si è proposto l’accostamento con una birra dai ricordi accostanti agli spumanti dolci piemontesi.
Fagottini di lampara: piccoli ravioli ripieni di patate e verdure conditi con pesto de scucchiarije (sgombretti).
Involtino di pescatrice alle mele e anice stellato.
Paraculetti (polipetti) stufati con le cipolle.
Ciambellone alla griglia tremolato: fette di ciambellone accompagnate da uno zabaione alla birra e da una marmellata di ciliegie deliziosamente abbinata ad una birra a fermentazione spontanea (che si ottiene tramite la macerazione dei frutti durante la fase di maturazione in botti di legno).
Questa è l’ultima (ma solo in ordine cronologico) delle trovate dei sopra citati pionieri: in cantiere c’è già un altro appuntamento con data da destinarsi con il baccalà e naturalmente birra!