SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Samb inaugura allo stadio Bruno Benelli di Ravenna la serie (in genere tre nel corso dell’intera stagione) di partite posticipate al lunedì, in notturna. Sesta giornata di campionato che i rossoblù vivono, almeno ce lo auguriamo, alla stregua di una tappa significativa di questo inizio di torneo: fare punti in Romagna significherebbe dare un forte segnale di continuità ed una corposa iniezione di fiducia all’ambiente, ma soprattutto a sé stessi. Ripetere un’altra Teramo, questo il diktat colorato di rossoblù. Tradotto: cinici e spietati sotto porta, l’arma del contropiede potrebbe rivelarsi mortifera per i giallorossi.
Non ne dubitiamo: l’obiettivo rimane la salvezza, ma fare bene sino a quando sarà possibile, in attesa magari di buone nuove a livello societario, potrebbe poi, al momento dell’apertura del calciomercato di riparazione, cambiare le carte in tavola. Tradotto: alimentare pensieri un poco più ambiziosi.
La Samb che si appresta a fare visita ad un Ravenna con l’acqua alla gola, dovrà tentare di non ripetere gli errori compiuti nelle settimane scorse, magari cullandosi sugli allori della vittoria, fondamentale, maturata il week end trascorso al cospetto del San Marino. Tale successo non ha avuto solo riflessi importanti in graduatoria, ma ha pure sgombrato il cielo rivierasco di nubi che si stavano addensando con prepotenza e a causa dei risultati negativi e in virtù degli impasse societari.
Forte della condizione migliorata di determinate pedine, pur conscia dei propri limiti, la Samb non dovrà sottovalutare i giallorossi, sinora mai vittoriosi tra le mura amiche, i quali senz’altro vorranno riscattare il periodo no che stanno vivendo con una prova piena di determinazione e di rabbia agonistica. Per i rossoblù sarà un po’ come specchiarsi: probabile che si troveranno di fronte la stessa formazione che sei giorni fa contro il San Marino è stata ‘obbligata’ a vincere per spazzare via critiche all’allenatore e a tutte le componenti dell’entourage marchigiano.
Paolo Dal Fiume sulla graticola; checché ne dica il presidente ravennate Fabbri, il tecnico giallorosso con una sconfitta vedrebbe di molto complicarsi la sua posizione, anche perché la classifica è già deficitaria e il ruolino di marcia della squadra, coi peggiori attacco e difesa, insieme al fanalino di coda Fermana, pare tutt’altro che rassicurante. Urge una svolta, magari anche grazie al contributo nel neoacquisto Umberto Cazzola, disponibile lunedì prossimo.
Le capoliste Spezia e Monza sono rispettivamente impegnate a San Marino e in casa con il Cittadella. Impegni solo sulla carta abbordabili, anche se le due compagini sembrano sufficientemente in forma per poter superare gli ostacoli che gli si porranno di fronte.
La squadra di Soda vive un momento eccellente, ma all’ombra del Monte Titano dovrà fare molta attenzione visto che la banda Buglio ha mostrato sinora di potersela giocare contro chiunque (in pratica ha sbagliato una sola partita, quella dell’Olimpico contro il Padova).
Gli uomini di Sonzogni anche a Salerno hanno palesato tutta la solidità, l’organizzazione e le credenziali di cui continueranno a godere, se il gruppo rimarrà coi piedi ben piantati a terra, sino al termine della stagione. I biancorossi d’altro canto vantano uno score di tutto rispetto al Brianteo, visto che hanno vinto tutte e due la gare disputatevi.
Il Padova, seconda forza del girone, riceve il Novara. Scontro d’alto lignaggio all’Euganeo, dove i patavini se vogliono rimanere attaccati al treno condotto da Monza e Spezia, debbono ritornare alla vittoria dopo i due pareggi consecutivi delle ultime domeniche. Cabrini e i suoi però fuori casa hanno costruito le cose migliori, raccogliendo cinque degli otto punti in classifica.
Il Genoa torna al Luigi Ferraris per sfidare un Pavia in grave flessione dopo la stagione da incorniciare dell’anno passato. Ciononostante i lombardi in graduatoria sopravanzano i liguri di un punto e fare risultato a Marassi costituirebbe un rilancio più che credibile. Tedesco e compagni dal canto loro hanno il dente avvelenato per i due punti persi malamente nei minuti di recupero sul campo del Novara. Solo una vittoria potrebbe in parte lenire il rammarico.
Il Giulianova ha la possibilità, dopo la sconfitta maturata nel posticipo di La Spezia, di rimettersi in carreggiata battendo la Pro Sesto, ospite al Fadini e reduce da due successi di fila.
Match delicatissimo per la Salernitana che sta facendo i conti con prevedibili difficoltà legate alla partenza in ritardo per la nota adesione al Lodo Petrucci. Il bottino è sinora piuttosto magro (quattro punti) e la trasferta di Lumezzane – coi padroni di casa che vengono dall’exploit di Pavia – non rappresenta certo la più semplice delle possibilità per rialzare la testa. La squadra di Costantini è in ogni caso obbligata a farlo, anche in virtù del fatto che lo stesso tecnico, in caso di sconfitta nel bresciano, inizierebbe verosimilmente a rischiare.
Chiudono il quadro della domenica, gli scontri salvezza Fermana-Teramo e Pro Patria-Pizzighettone. I canarini, dopo il primo punto della stagione, debbono tentare la via della vittoria, al cospetto di un Teramo rivitalizzato dai tre punti ottenuti al Comunale contro il Ravenna e guidati dall‘ex gialloblù Marco Cari (un altro ex è l’attaccante Massimo Manca). I bustocchi infine, lasciato alle spalle il buon inizio di campionato, sono chiamati a riscattare le ultime due debacle. Il ‘Pice’ resta comunque, a dispetto della scarsa tradizione, avversario temibile.
BORSINO ROSSOBLU’. Allenamento mattutino al Riviera delle Palme per la banda Galderisi. Lavoro tattico e partitella finale per Martini e soci che replicheranno domani mattina con la seduta di rifinitura prima della partenza per il ritiro di Forlì. Oggi hanno lavorato a parte Michele Santoni, il cui recupero per la sfida di Ravenna a questo punto appare molto improbabile e Tedoldi, vittima di un fastidio sotto la pianta del piede. Il centrocampista in ogni caso non pare essere in dubbio.
Si profila insomma, un undici anti-Ravenna molto simile a quello che domenica scorsa ha battuto il San Marino, con il solito ballottaggio a centrocampo tra De Rosa e Paolucci (quest’ultimo oggi ha ripreso regolarmente).