Il vantaggio per lo Spezia arriva alla mezz’ora di gioco ma poteva benissimo arrivare prima senza uno strepitoso Di Dio. La Samb praticamente non esiste specialmente a centrocampo dove Tedoldi è presente-assente (non è il suo ruolo quello di mezzala), Gazzola manca di personalità e De Rosa fa quello che sa fare, risultando insufficiente, da solo, a reggere l’urto centrale dei centrocampisti avversari. Perrulli, ala destra ma a sinistra è l’unico a creare gioco ma non basta. Sarebbe pazzesco puntare tutto sulle invenzioni di Martini o sulla potenza di Scandurra anche se spesso il loro contributo risulterà determinante. Insomma dopo il primo tempo l’analisi è facile e forse molto utile: la difesa è da rivedere, il centrocampo da costruire quasi interamente (Faieta-Paolucci potrebbero dire la loro nella ripresa). Entra solo Faieta e già si vede qualcosa ma troppo poco. Anche perché lo Spezia può giocare più tranquillo in virtù del vantaggio acquisito. Tranquillità che porta al secondo gol ospite dopo che il loro portiere aveva emulato il Di Dio del primo tempo con almeno due parate decisive. Non serve a nulla il gol di Martini su rigore perché lo Spezia non vuole più rischiare e si concentra di più. Il terzo gol spegne le residue speranze e assegna la giusta vittoria ai ragazzi di Soda che l’hanno meritata al di là del punteggio. E’ stata un po’ la fotocopia della gara vinta contro il Novara ma stavolta gli attaccanti ospiti sono stati più concreti. Sconfitta sacrosanta quindi, speriamo anche utile.
Arbitro Iannone: 7
Non sbaglia quasi mai dirigendo all’inglese ma senza mai perdere il controllo della gara.
Avversario: 7
E’ piaciuto, in certe triangolazione sembrava la Samb di Ballardini. E’ stato, infatti, proprio il maggiore e migliore possesso di palla a mettere la partita sui binari più favorevoli ai liguri. Soda crede molto in questa squadra che per il 60% appartiene a Massimo Moratti.