SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Quando tutto lasciava prevedere uno scontro finale tra An, il sindaco e Forza Italia con prevedibili ‘morti e feriti’ (tra i primi tutti i cittadini sambenedettesi), le dimissioni dell’assessore repubblicano Antonio Felicetti hanno riaperto i giochi di un dialogo, altrimenti impossibile.
“Perchè l’ho fatto?- ci ha dichiarato l’ex assessore alla Pubblica istruzione – Per cercare di salvare il salvabile visto che le parti erano fortemente divise sul numero di assessori: dovevano diventare nove per il sindaco, dovevano restare otto per Alleanza Nazionale. Mi auguro che ora troveranno l’accordo perché la città non può restare altro tempo senza un governo stabile ed esecutivo�?.
Una bella mossa quella di Felicetti che si è sacrificato per amore alla città. Almeno all’apparenza è così anche se voci di corridoio parlano di un forte contrasto tra lui e Martinelli all’origine della decisione del professore, protocollata ufficialmente ieri mattina.
Il sindaco, preso atto della nuova possibilità offertagli, ha preso la palla al balzo e nella mattinata di ieri ha chiamato uno ad uno tutti i componenti la Giunta ed i vari capigruppo.
Colloqui civili che lo hanno portato a ratificare il nuovo assetto che, al momento, vede un solo punto d’accordo: otto assessori e non nove.
L’opposizione, a nome del capogruppo Giovanni Gaspari, l’ha buttata sullo scherzo.�? Ogni estate un assessore si dimette, stavolta è toccato a Felicetti�?. Tutto normale, quindi. Per loro Martinelli non sarà costretto a rassegnare le dimissioni.
Un nostro sondaggio ha portato a previsioni abbastanza vicine a quelle del consigliere diessino.
Quasi scontato che Martinelli toglierà a Bruno Gabrielli Turismo e Cultura in cambio di altra o altre deleghe.
Scontatissimo che Udc e Forza Italia accetteranno. Udc perchè all’interno del partito di Loreenzetti c’è al momento molta sintonia. Sintonia che manca invece in casa forzista ma che non troverà riscontro perchè chì dovrà decidere è per la continuità che, a loro parere, dovrà portare ad un sereno fine mandato.
Lapallisiana la scelta di Azione Indipendente che otterrà con La Manna quell’assessorato ambito da diversi mesi. L’unico problema era il tempo: o subito o non avrebbero più accettato, come ci ha confermato Mario Bianconi due giorni fa.
Resta An (gli ‘esperti’ Baiocchi e Felicetti non opporranno resistenza) che, al momento, è profondamente restìa ad un rimescolamento che veda ancora in Giunta Bruno Gabrielli. Era abbastanza evidente prima, lo è ancor di più adesso che la loro richiesta di non aumentare il numero di assessori era legata, e quindi contraria, alla decisione del sidnaco di trovare in ogni caso un posto per l’attuale assessore alla Cultura e al Turismo.
Dato di fatto che lascerebbe credere ad una rottura e quindi al rigetto del rimpasto, tutt’altro che segreto, proposto da Martinelli.
Non sarà così perchè le prime schermaglie iniziate ieri tra i rappresentanti di An (Vignoli da una parte, De Vecchis e Rossi dall’altra) finiranno in bellezza. Nel senso che prevarrà il buon senso. I due cosiddetti dissidenti (cosiddetti perchè il loro partito li ha sempre appoggiati e condiviso le loro opinioni) non vorranno accollarsi l’onere e la responsabilità di mandare tutti a casa e dare un vantaggio consistente all’Unione in prossimità della tornata elettorale amministrativa di maggio 2006.
Finirà così?
Le scommesse sono aperte.