SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Colpi di scena? Nicolas Amodio e Mariano Bogliacino, i due gioielli uruguaiani che hanno giocato nella Samb lo scorso campionato, approdano alla corte del Napoli milionario di De Laurentiis e Marino. Tutto come previsto?
Forse sì, forse no. Ma l’occasione è presa da Vincenzo D’Ippolito per chiarire approfonditamente la situazione: “Nulla di strano, la Samb non aveva il denaro sufficiente per acquistarli in base agli accordi dell’estate scorsa. Servivano 250 mila euro per riscattare la metà di Bogliacino, e 260 per il 50% di Amodio�?.
D’Ippolito spiega che è logico che il Napoli, interessato ai due giocatori, li abbia prelevati, magari risparmiando qualcosa rispetto alle richieste della Samb: “Sicuramente avremmo preferito acquistarli e venderli, mentre ora prenderemo soltanto un piccolo premio di valorizzazione. Però se due giocatori sono arrivati in prestito dall’Uruguay e la Samb è riuscita ad avere anche il diritto di riscatto, questo è possibile solo grazie ai miei contatti. Tuttavia siamo una società che non si può permettere di spendere oltre 500 mila euro senza avere la sicurezza di poter poi vendere quei giocatori�?.
D’Ippolito spiega anche che queste cifre, considerate normali appena un anno fa, paiono adesso elevate: “Il calciomercato come si intende usualmente non c’è più. Tutto gravita attorno ai top player da diversi milioni di euro, mentre non ci sono quasi più acquisti da uno o due miliardi di lire. Tutto si fa attraverso prestiti e svincolati�?. A tal proposito, tra le prossime mosse della Samb potrebbe esserci l’arrivo di un attaccante e di un centrocampista, ma D’Ippolito esclude che possa trattarsi di Guglielmone o di Alteri, che si è accasato a Pistoia.
Il consulente di mercato della Samb domenica è stato a Cingoli per vedere il primo test in famiglia della squadra di Ortega: “Mi hanno fatto tutti una buona impressione, nonostante i grandi carichi di lavoro. Ho visto discrete giocate da Paolucci, Melunovic e Yantorno, e mi dispiace che non abbia potuto giocare Bueno�?. Riguardo Melunovic, gli chiediamo se corrispondano al vero le sue dichiarazioni a La Riviera (“Alla Samb per centrare la Serie B�?): “Certo, il nostro obiettivo è quello di costruire una squadra di vertice, che possa ripercorrere il campionato dello scorso anno e, magari migliorarlo�?.
Pensi al passato e spunta Ballardini: “Abbiamo deciso di liberarlo definitivamente dal contratto che lo legava alla Samb – spiega l’avvocato – perché non vogliamo avere più nulla a che fare con una persona del genere. Io ho commesso un solo sbaglio lo scorso campionato: dopo il pareggio casalingo con il Chieti Ballardini mi chiese di poter risolvere il contratto per l’anno a venire. Eravamo in piena lotta ai play-off e lui pensava già ad una squadra diversa dalla Samb? Purtroppo presi la cosa alla leggera, pagandone le conseguenze perché nelle partite finali ho visto un altro Ballardini�?. D’Ippolito non si fa pregare: “I tifosi devono sapere la verità. Se Ballardini vi ha detto che da mesi non aveva più feeling con me, perché non lo ha fatto capire subito? Veniva addirittura a cena a casa mia… Se qualcuno vede il video di Napoli-Samb si accorge che durante l’intera partita Ballardini, contrariamente a quanto ha sempre fatto, non si muove e non si agita mai in panchina, neanche alzando un braccio. Io gli chiesi il motivo e lui mi rispose letteralmente che si sentiva smarronato. Mentre noi ci giocavamo la Serie B!�?
D’Ippolito, a questo punto, va a fondo: “I giocatori della Samb erano validi e sappiamo che Ballardini è un bravo tecnico in fase difensiva. Ma in alcune partite, vedi Benevento e Napoli in casa, noi abbiamo perso e pareggiato a causa di alcune scelte errate, giocando un tempo senza punte. Sono convinto che con un altro tecnico, ai play-off, avremmo detto la nostra per la promozione�?. Riguardo il compenso da versare alla Samb in caso di dipartita anticipata di Ballardini (ma adesso non ci sarà più), D’Ippolito svela cifre e retroscena: “Ma quali 250 mila euro? Quella cifra l’ha messa in giro un dirigente del Cagliari, società che non ha mai trattato direttamente il nostro ex allenatore. Lo hanno invece fatto correttamente il Vicenza e l’Arezzo, società alle quali chiedevamo 80-100 mila euro per Ballardini. Ma a Vicenza non lo hanno preso perché il tecnico di Ravenna chiedeva delle cifre troppo alte�?.
Non mancano stilettate per gli altri collaboratori: “Avevo pensato a Beni come successore di Ballardini, ma le sue parole sulla stampa non mi sono piaciute: ha detto che la società imponeva i giocatori da schierare, quando io durante l’intero campionato ho detto una sola cosa agli allenatori, dopo la gara Samb-Napoli di campionato, e cioè se fosse più conveniente tornare a giocare con le due punte. Cosa che non è avvenuta a testimonianza dell’assoluta nostra onestà�?.
L’ultimo colpo è per Francesco La Rosa: “Era un nostro dipendente ma da più di due mesi lavorava per il Cagliari, cercando di portare Bogliacino, Amodio e Ballardini nella società isolana. Purtroppo ci siamo covati delle vipere in seno allo staff tecnico�?.
DI BARI. Ieri mattina la Lega di C ha respinto il ricordo della Samb alla Commissione Tesseramenti. Si ricorderà che la Samb non riuscì a consegnare la sua offerta nei tempi opportuni a causa di un incidente che coinvolse il team manager Scaringella. A questo punto il club rossoblù inoltrerà ricorso alla Caf.