CINGOLI – Trentadue primavere suonate. Gianluca Colonnello sembra non sentire il peso degli anni: la grinta e l’entusiasmo sono quelle di sempre, immutate dalla prima preparazione estiva con la maglia del Francavilla, quindici anni fa. Manco avesse bevuto un elisir di lunga vita; calcistica, s’intende.
In mezzo ai giovani rossoblù che sudano in vista della nuova stagione, in quel di Cingoli, il difensore abruzzese palesa la spensieratezza e la capacità di divertirsi proprie di un giovanotto che ha alle spalle tanti campionati da protagonista. Corre dietro a quel pallone che è la sua vita.
“Sono legato a quello che faccio e lo voglio fare bene – sentenzia il ‘capitano’ – del resto se un giovane mi vede correre di più, anche lui sarà stimolato a dare tutto. In questo senso mi sento responsabilizzato, ma non è una novità, anche l’anno passato, di questi tempi, c’erano tante facce sconosciute, ragazzi nuovi che non sapevano ancora quello che saremmo riusciti a costruire�?.
Un filo sottile, neanche tanto, ad unire presente e passato: le novità. Parola tra le più in voga nel clan rivierasco. Sono partiti molti elementi del vecchio organico – Mancini, Taccucci, Alfredo Femiano, De Rosa, Leon, Cigarini, Canini, Pompei, Amodio, Bogliacino – al loro posto sono invece arrivati alla corte di mister Ortega una nidiata di giovani di belle speranze. Rimangono degli ‘oggetti misteriosi’ – Melunovic è l’unico che può vantare un curriculum di livello, avendo collezionato ben dieci stagioni nella massima serie elvetica – magari più avanti avremo modo di scoprirne le qualità. E’ ancora presto per giudicare la ‘macchina’ che la dirigenza rossoblù ha messo nelle mani del tecnico argentino. Colonnello concorda: “Ci sono tanti ragazzi in prova, dovranno passare almeno un paio di settimane prima di poterne comprendere realmente il valore. Per ora, alla luce dell’impegno profuso, paiono tutti validi giocatori, ma è presto per sbilanciarsi. Per esempio i sette uruguaiani che si sono uniti a noi mercoledì mattina hanno negli occhi un entusiasmo ed una voglia di mettersi in mostra incredibili�?.
Dici gruppo e Colonnello ci tiene a ribadire un concetto: “Sarà importante in questa prima porzione di preparazione, non solo curare la parte atletica – più soffriamo ora e meglio ci troveremo poi – ma anche concentrarci sull’affiatamento da raggiungere: solo se riusciremo a cementare intenti e motivazioni, a remare tutti dalla stessa parte, sapremo ripetere un’annata fantastica come quella dello scorso campionato�?.
Non solo il gruppo, in cima ai pensieri del capitano della Samb ci sono anche le motivazioni, condizione indispensabile per arrivare, sempre e comunque, a tagliare qualsiasi traguardo, compresi quelli ritenuti più difficili. A quanto pare non mancano alla squadra che sta sudando nel ritiro di Cingoli, di certo non faranno difetto nemmeno ad Hector Alberto Ortega, voglioso si riscattare annate amare. “In questi primi giorni di duro lavoro – argomenta Colonnello – ho visto il mister molto carico e motivato, ci è capitato anche di parlare. Di cosa? Diciamo un po’ di tutto, siamo soprattutto convenuti sul fatto che possiamo fare bene, lavorando ed applicandoci con estrema attenzione faremo senz’altro la nostra parte�?.