SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Malumore in città per l’addio di Marco Taccucci. Il difensore umbro era ormai la vera, unica bandiera dell’attuale Samb, alla luce dei quattro campionati collezionati in riva all’Adriatico. Se ne è andato un pezzo della storia recente, testimone dello splendido doppio salto dalla D alla C1.
Se ieri avevamo dato spazio alla delusione del giocatore, oggi è arrivata puntuale la replica, seppure a distanza, del consulente di mercato rivierasco Vincenzo D’Ippolito. “Taccucci si è lamentato della nostra proposta? Gli abbiamo offerto 40.000 euro – dice con tono deciso – una cifra assolutamente adeguata ai tempi che corrono. Abbiamo già manifestato a chi è voluto restare e a chi invece è arrivato che quest’anno intendiamo abbassare il budget societario, non vogliamo ripetere errori che abbiamo commesso la scorsa stagione. Oramai nel calcio non si possono più sperperare i soldi, non è più possibile promettere degli stipendi virtuali che poi non possono essere pagati. Eppure ci dovremmo rendere tutti conto del momento che il mondo del calcio sta attraversando�?.
Punzecchiamo D’Ippolito in merito alla lunga militanza in rossoblù di Taccucci. Il consulente di mercato della Samb ipotizza un punto di non ritorno per il calcio nostrano, una netta linea di demarcazione tra quello che è stato e quello che sarà d’ora innanzi. “Il fatto che fosse stato quattro anni a San Benedetto – risponde prontamente – guadagnando cifre importanti, diciamo del ‘vecchio’ calcio, ci aveva fatto pensare ad una risposta diversa, invece Taccucci si è rivelato un calciatore come tanti altri che non vogliono capire il momento di impasse generalizzato a qualsiasi settore, non solo in Italia. Siamo convinti – conclude risoluto D’Ippolito – che una proposta pari a 40.000 euro, quasi 80 milioni delle vecchie lire, fosse un contratto che cavalcasse il momento economico mondiale�?.
NUOVA MAGLIA. La presentazione della nuova maglia da gioco della Samb Calcio ‘05-’06 slitterà a fine luglio, visto che proprio in questi giorni la A-Line, lo sponsor tecnico del club marchigiano, sta lavorando sulla seconda divisa, quella ispirata alla vecchia casacca grigia con i due cerchi, naturalmente uno rosso e l’altro blu, disposti in orizzontali.