SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La questione dell’aumento del 300% dei canoni demaniali torna ad essere d’attualità, a livello nazionale e regionale e comunale. In sede nazionale si registra un incontro tra FIBA Confesercenti ed il Sottosegretario alla attività produttive con delega al Turismo, Caliciuri. Nell’incontro la FIBA Confesercenti è tornata a chiedere, con forza, la soppressione dell’aumento, che seppur finora non applicato resta sempre come minaccia incombente.
Infatti, nonostante non sia stato ancora promulgato uno specifico e necessario decreto interministeriale di attuazione, alcuni Comuni stanno già cominciando a richiedere, a titolo del tutto ingiustificato, il pagamento del canone demaniale maggiorato del 300%.
Sulla questione è intervenuta anche la Regione Marche, con una nota inviata a tutti i sindaci dei Comuni costieri dall’assessore al Turismo e Commercio, Luciano Agostini, che si dichiara preoccupato “per un diffuso stato di incertezza per quanto concerne l’effettiva applicazione della norma�?, condividendo le preoccupazioni degli operatori balneari per l’eccessivo aumento adottato con un provvedimento fatto slittare al 15 dicembre 2004, senza ulteriori proroghe.
Accogliendo una sollecitazione della Confesercenti, la Regione Marche si è rivolta alla Direzione generale per le infrastrutture della navigazione marittima ed interna del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed alla Direzione generale dell’Agenzia del Demanio, competenti per materia.
Le Regioni sono in attesa di conoscere le valutazioni del Governo, che si è impegnato a dare risposte in tempi brevi. Nel frattempo, l’Assessore Agostini, in una lettera inviata ai Sindaci dei Comuni costrieri, invita a “un momento di riflessione per affrontare la questione in maniera concertata e condivisa garantendo, soprattutto, una uniformità di comportamento a livello regionale ed interregionale�?.
Lo stato di incertezza su questa materia crea forte preoccupazione tra i titolari di imprese balneari, proprio in un momento di avvio, piuttosto stentato, dei primi mesi della stagione turistica, che registra risultati negativi.
“Siamo molto preoccupati per questo stato di incertezza del Governo – dice il Segretario della Confesercenti delle Marche Paolo Perazzoli – Figuriamoci cosa potrebbe accadere per il turismo balneare se diventasse realtà, nel corso dell’estate, un “aumentone�? così sproporzionato dei canoni. Frattanto invitiamo i Comuni ad evitare azioni isolate, ad attendere provvedimenti. Nel frattempo i titolari di concessioni demaniali continuano lo stato di mobilizzazione e di lotta e chiedono che, con il DPEF di prossima emanazione, venga finalmente cancellato questo vergognoso aumento, che addossa un peso insostenibile per le imprese che non potranno che scaricarsi sui bagnanti, mettendo tutti in una in situazione di disagio che non facilita certo un’auspicabile ripresa dell’industria turistica.�?
In attesa di chiarimenti e decisioni del Governo, la Confesercenti è pronta, insieme alla Regione, gli Enti delegati in materia e le Associazioni di categoria, a discutere la questione per giungere ad una soluzione equa e compatibile, respingendo però, fino ad ora, ipotesi che mettano fuori mercato gli operatori e le loro imprese.