SAN BENEDETTO DEL TRONTO – In attesa. Momenti di ‘quiete’ ma solo apparente in casa rossoblù. Si attende il responso del Consiglio di Lega di C, che domani pomeriggio si riunirà per vagliare la situazione dei club di terza serie in vista dell’iscrizione alla prossima stagione agonistica, la risoluzione del ‘nodo’ Ballardini – allo stato attuale delle cose per il tecnico di Ravenna si profila un forzato pit-stop –, l’ingresso nelle stanze dirigenziali marchigiane di forze nuove, l’udienza della Commissione Disciplinare sulla vicenda Covisoc fissata per il prossimo 8 luglio, infine il mercato ancora in stand by.
Momenti di attesa in riva all’Adriatico e pochi sussulti: Vito Di Bari si accasa definitivamente alla Fermana, visto che la Lega non ha considerato valida la busta fatta pervenire in ritardo a causa del più volte citato incidente stradale occorso al duo D’Ippolito-Scaringella. Antonio De Rosa andrà al Giugliano (C2/C; il Teramo, detentore di metà cartellino del ‘mastino’ napoletano, lo ha perso ieri sempre alle buste).
Veri e propri movimenti in uscita potrebbero verificarsi al più presto, visto che alcuni pezzi da novanta dell’organico rossoblù sono contesi da squadre di categoria superiore: Bogliacino ha solleticato la fantasia della dirigenza napoletana, rimasta colpita dall’estro e dai numeri dell’uruguaiano nel corso delle due semifinali play off, e di fronte ad un’offerta allettante, crediamo sarebbe difficile per il sodalizio di Viale dello Sport tarpare le ali al fantasista sudamericano.
Anche Marco Taccucci e Francesco Mancini – e qui tocchiamo un altro delicato capitolo, alla voce rinnovi contrattuali – potrebbero trovare squadre pronte ad accoglierli a braccia aperte. Per il difensore umbro si sono già fatti ‘nomi e cognomi’: Verona, Cremonese e Modena. Si profila il salto di categoria? Il terzino di Perugia, giunto al quarto anno in rossoblù, ha vissuto la stagione certamente più positiva della sua carriera: partito un po’ in disparte, Ballardini non lo ha da subito preso nella necessaria considerazione, si è guadagnato una maglia da titolare con bravura e tenacia, adattandosi persino al ruolo di centrale di difesa. Bene ha sempre fatto sulla corsia di destra, a proprio agio sembra essersi trovato nel cuore dell’area di rigore amica. Scontato auspicarne una riconferma.
In questi giorni è ancora a San Benedetto – alla luce del piazzamento play off aveva ‘fermato’ la sua abitazione di Porto d’Ascoli sino alla fine del mese – ma il telefonino non ha ancora emesso il trillo più atteso. Lui, neanche a dirlo, c’è rimasto male: “L’ultima volta che ho avuto contatti con la dirigenza – sostiene Taccucci – è stato il venerdì successivo alla sfortunata gara play off di Napoli. Poi più nulla. Mi avevano rassicurato che si sarebbero fatti risentire per risolvere la questione del rinnovo contrattuale. Magari sta incidendo lo slittamento dell’udienza della Commissione Disciplinare, non so – continua il difensore con un tono di voce che si fa decisamente amaro – in ogni caso se mi avessero accennato anche solo ad una bozza di proposta, avrei avuto qualcosa si cui lavorare, ma soprattutto, se veramente mi reputano un giocatore importante mi farebbero capire le loro intenzioni. E invece…�?.
E invece tutto ancora tace, mentre stanno mostrando interesse nei suoi confronti, come detto, alcune compagini cadette. “Ho letto sui giornali – risponde Taccucci – ma non c’è nulla di concreto, non mi ha chiamato nessuno. E’ chiaro che nella situazione in cui sono e alla mia età (28 anni compiuti lo scorso febbraio, ndr) ho l’obbligo di guardarmi attorno per non rimanere senza squadra. Come ho dichiarato più volte però – conclude – la mia intenzione è quella di rimanere nelle Marche, l’ho anche comunicato, a suo tempo, alla dirigenza�?.
Da Taccucci a Mancini. Il portiere di Matera, anch’egli pedina di rilievo dello scacchiere sambenedettese nella stagione appena archiviata, è in Croazia, dove si sta concedendo qualche giorno di relax a bordo della sua nave e in compagnia della famiglia. Il ritorno in Italia è fissato per questo fine settimana o al massimo per l’inizio della prossima. Pure nel suo caso il tanto atteso incontro con la dirigenza rivierasca – l’estremo difensore pugliese non ha fatto mai mistero di voler restare alla Samb – slitta di giorno in giorno.