ACQUAVIVA PICENA – I risultati parlano più delle belle parole. È ciò che quest’anno l’Acquaviva è riuscita a dimostrare a se stessa ma soprattutto agli addetti ai lavori. L’obbiettivo era quello di un campionato tranquillo, di una salvezza senza patemi d’animo nonostante il blasone di diverse squadre e le difficoltà a cui si andava incontro.
Ma se si possiede un timoniere come Luigi Travaglini tutto diventa più semplice. “Sono stato riconfermato – ha esordito il tecnico dell’Acquaviva – Non posso che esserne orgoglioso specie per un acquavivano nato e cresciuto tra le mura della Fortezza�?. Una decisone da parte della società, capeggiata dal presidente De Angelis, presa alcuni mesi addietro e resa nota solo di recente.
Nulla si può dire a questa squadra partita in sordina e poi esplosa in un tourbillon di esiti positivi fino al raggiungimento del quinto posto e alla conseguente partecipazione dei play off. “E’ vero, il nostro cammino è stato un crescendo continuo – ha commentato mister Travaglini – Siamo andati oltre le previsioni richieste. Partivamo da un sesto posto della passata stagione, con lo scopo di far bene salvandoci in maniera tranquilla. Quello che abbiamo ottenuto è stato una grande soddisfazione se si pensa essere arrivati alla finalissima degli spareggi promozione con la Sangiorgese�?.
Eccellente è stato il responso del campo. Ancor di più egregia è stata la politica con la quale l’Acquaviva ha raggiunto determinati obbiettivi. Niente sprechi, nessuna pazzia economica, oculatezza nelle spese e valorizzazione dei vivai giovanili. Un discorso che potrebbe sembrare rischioso ma che a volte dà ragione a chi propone certi tipi di scelte.
“E’ un paio d’anni che la società mantiene una simile linea – ha poi concluso il tecnico degli aranciocelesti – Abbiamo cercato di dare una sorta di continuità al lavoro che gli allenatori del settore giovanile fanno ogni anno con molta dedizione�?. Massimo riserbo per la prossima campagna acquisti: “Non abbiamo contattato ancora nessuno. Comunque manteniamo la stessa intelaiatura dando spazio ai ragazzi che provengono dai nostri settori Allievi e Juniores. I veterani? Credo che Desideri, Balletta, Palanca, Capretti rimangano per insegnare ai giovani l’esperienza acquisita�?.