SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ex Bambinopoli, scoppiano le polemiche. L’esponente dei Verdi, Pietro D’Angelo, solleva dubbi sul piano di riqualificazione che ha portato all’assegnazione in gestione dell’area alla ditta Central Park srl. D’Angelo spiega dettagliatamente le ragioni che motivano le sue perplessità: “L’area è demaniale – spiega D’Angelo – e vincolata paesaggisticamente ai sensi del decreto legislativo 42 del 2004. Inoltre, è tutelata per il suo notevole interesse pubblico e la sua valenza naturale e ambientale, tanto da prevedere l’autorizzazione paesaggistica del Comune�?.
“L’area – aggiunge D’Angelo – è destinata dal Prg a verde pubblico di quartiere�?. L’ex consigliere regionale si sofferma, quindi, sull’iter della pratica relativa al progetto di riqualificazione dell’area inoltrata al Comune: “E’ stata presentata il 3 giugno in Commissione edilizia e approvata a maggioranza il 9 giugno. Il tempo medio richiesto per l’approvazione di una pratica edilizia a S.Benedetto solitamente è tra i cinque e gli otto mesi. Segno evidente che in questo caso c’è stata una forte sollecitazione politica�?.
Il cuore del problema è, secondo D’Angelo, il fatto che nessuna concessione edilizia è stata data: “I lavori fatti fino ad oggi di fatto non sono autorizzati. Non solo, il progetto non ha ottenuto nemmeno l’autorizzazione paesaggistica del Comune�?. Per l’esponente dei Verdi, inoltre, il progetto di riqualificazione avviato dalla Central Park contemplerebbe complessivamente un prevalente interesse privato: “E’ solo una mia personale valutazione ma non vedo come quest’opera possa rispettare il criterio del notevole interesse pubblico�?.
Insomma, riassumendo il pensiero dell’ex consigliere regionale, l’affidamento in gestione dell’ex Bambinopoli conterrebbe tre vizi originari: mancanza della concessione edilizia e dell’autorizzazione paesaggistica, prevalente interesse privato.
“Dato che la Sovrintendenza ai Beni Ambientali – conclude – può impugnare l’autorizzazione data dal Comune entro 60 giorni, invito i cittadini a inoltrare un esposto all’ente�?.
Sulla riqualificazione dell’ex Bambinopoli, si esprime anche il consigliere di Rifondazione Comunista, Settimio Capriotti: “Ho parlato con Evio Ridolfi, titolare della ditta che a cui è stata assegnato in gestione l’area. Sostiene di avere la concessione edilizia e di aver rispettato tutte le indicazioni per la cementificazione. Se davvero è così, vuol dire che qualcosa non va. Mi domando come sia possibile avallare un progetto che prevede colate di cemento sparse per gran parte dell’area�?.
Il capogruppo di Rc punta il dito contro l’Amministrazione: “Ogni qual volta intende riqualificare un’area pubblica non pu sistematicamente affidarsi alla gestione dei privati. Temo che presto si riproporrà il caffè dell’arte alla Palazzina�?.