SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Trasparenza. E’ il motto della Samb della famiglia Mastellarini. Il sodalizio marchigiano mette il bilancio, fra gli imperativi gestionali, al primo posto: lo scorso maggio la Covisoc aveva effettuato un sopralluogo nella sede di Viale dello Sport per verificare lo stato di salute delle casse rossoblù: concesso il nulla osta. Di questi tempi non è poco.
Nel tardo pomeriggio di ieri, alle 19, scadeva il termine ultimo per la presentazione dei documenti necessari all’iscrizione al prossimo campionato di C1. Tutto fatto: liberatorie, iscrizione (pagata una tassa ammontante a 15.500 euro), fideiussione bancaria (207 mila euro). Quest’ultima andava presentata entro il 30 del mese. Come dire: si ‘viaggia’ con una settimana d’anticipo.
Sembrano davvero lontano i tempi della gestione Gaucci, gestione che ha lasciato in ‘dote’ l’ormai celebre prospetto RI dell’aprile 2004, incompleto nella parte indicante il risultato economico (utile o perdita), oltre un milione di euro di debiti pregressi ed alcune pendenze con creditori vari. Numeri importanti. La famiglia Mastellarini ha provveduto a sistemare ogni cosa.
“Lo scorso agosto – rivela Gabriele Mastellarini – ci siamo accollati un milione 680mila euro di debiti; l’ultimo torneo ci è costato circa cinque milioni di euro. Sono tanti soldi. A San Benedetto ci sono state delle persone che vantavano dei crediti con i Gaucci, ai quali non hanno mai chiesto nulla, mentre ai Mastellarini hanno fatto ingiunzioni di pagamento anche per poche centinaia di euro, rifiutandosi di accettare le nostre transazioni per sconti pari al quindici o al venti per cento. Non faccio nomi, sono una persona corretta – continua con tono acceso Mastellarini junior – posso solo dire che si tratta di commercianti e imprenditori sambenedettesi che in alcuni casi ci hanno addirittura fatto pagare le spese dei legali�?.
Il nome di un creditore che fa capo alla gestione Gaucci è però venuto a galla: si tratta di Massimo Piloni, l’ex preparatore dei portieri rossoblù che aveva firmato un contratto triennale. “Piloni – afferma in maniera assai schietta, come è nel suo stile, Gabriele Mastellarini – non si è comportato molto bene. Non ha accettato la nostra transazione ed ora viene pagato per far nulla. Questi soldi ci pesano, eccome: avremmo potuto comprarci un attaccante! Molto più corretti di lui sono stati, e li voglio ringraziare, Claudio Molinari e Salvatore Vullo�?.
“Le istituzioni locali, il sindaco Martinelli, gli assessori Gabrielli e Tassotti, il vicesindaco, insomma tante persone, hanno fatto del loro meglio per la Samb – continua Mastellarini – a riprova di questo l’approvazione della convenzione da 250mila euro che mi auguro venga confermata anche per il prossimo anno. Ringrazio l’Amministrazione pubblicamente, come pure i tifosi che in estate hanno sottoscritto tanti abbonamenti e ci hanno seguito senza sosta da settembre a giugno: li invito ad aiutarci per sfondare il tetto delle duemila tessere per il prossimo campionato�?.
Intanto ci sono alcune buone notizie: la Carisap, come anticipa Mastellarini, l’anno prossimo darà un aiuto economico alla Samb.
E su questo concetto insiste per rafforzare le successive affermazioni. “Lo abbiamo già fatto sapere al sindaco ed alle autorità locali che abbiamo bisogno di aiuto. I Mastellarini – continua Gabriele – non sono milionari, non dureranno in eterno, dunque lasciamo le porte aperte a quanti volessero dare una mano, in termini economici. Invitiamo le forze imprenditoriali a contribuire, come ha fatto la Italprefabbricati o la Industriale Sud�?.
Chissà che possa aggiungersi il nome di Lino D’Eugenio, titolare della Italprefabbricati, ma soprattutto in odore di entrare concretamente all’interno della società rivierasca. Gabriele si spiega. “Lino è un grande amico di mio padre, il loro rapporto va al di là del calcio e degli affari: magari prossimamente si vedranno e parleranno di un impegno più serio, ma non ne sono così certo�?.
Non è però un grido d’allarme, né una sorta di ultimatum: “Non prendiamo per il collo nessuno, ci mancherebbe, diciamo solo che le porte della società sono aperte a tutti, specie ai sambenedettesi. E’ proprio questo aspetto che vorremmo sottolineare, vorremo solleticare la sambenedettesità della gente, il loro sentirsi parte integrante di un progetto che li può vedere coinvolti tutti. La Samb della famiglia Mastellarini è una società seria, sana, trasparente e pulita�?. In altre parole: non abbiate paura di ‘entrare’, la Samb siete anche voi.