SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sarà l’estate dei ripescaggi. Molte squadre mirano a beneficiare del ‘salvagente’ che il governo del calcio tanto generosamente concede da diverse estati a questa parte. Mors tua vita mea dicevano i latini. Motto riadattato.
Eppure una volta, parliamo di nemmeno una decina di anni fa, chi non era in grado di pagare i propri debiti soccombeva. Nessuna alternativa al fallimento. Vero Samb (era l’estate 1994)? Ma anche: Casertana, Mantova, Brindisi, Potenza, Pisa e Triestina. Il ‘lodo Petrucci’ era più che un miraggio, come pure la dilazione dei debiti col fisco avrebbe incarnato un’autentica bestemmia – ne ha beneficiato la Lazio e, a quanto pare, starebbe per farlo anche il Messina.
La crisi economica che attanaglia l’Italia si ripercuote, inevitabilmente, nel calcio, settore nel quale per parecchi, troppi anni, i presidenti hanno fatto follie, spendendo e spandendo senza badare troppo ai bilanci. Se allo stato attuale delle cose molti club stanno dando l’esempio diametralmente opposto, sposando politiche all’insegna del risparmio e dei giovani (tradotto: stipendi meno onerosi), esistono ancora società (la maggioranza) che in nome della vittoria, verbo tanto caro da Nord a Sud, sacrificano ingenti risorse finanziare, accumulando, anno dopo anno, debiti pesanti come zavorre. Alcuni presidenti si sono messi da parte, altri hanno passato la mano, altri ancora sono sprofondati insieme alla propria squadra. Il governo del calcio è in ogni caso venuto in aiuto, in molti casi, a quel pallone che, si dice ormai da tempo, sta per scoppiare: il ripescaggio, tra i provvedimenti ‘in voga’ negli ultimi anni (è cresciuto di pari passo con l’acuirsi della crisi pallonara) ne è al tempo stesso dimostrazione e, ancor meglio, è lo specchio crudele di uno stato di cose assai allarmante. Il giochino è semplice: tu affondi, io risalgo. Per una squadra ripescata ce n’è sempre una che scompare, ripartendo da zero. La ‘moria’, o il ‘genocidio’, fate voi, di taluni club di casa nostra, quest’anno probabilmente si ripeterà (giusto domani, alle 19, scade il termine per la presentazione della domanda di iscrizione al prossimo campionato, documentando l’avvenuto pagamento di emolumenti a tesserati e creditori): solo per rimanere nel panorama che ci interessa maggiormente, vale a dire quello della terza serie, attualmente versano in gravi condizioni sodalizi di nome quali Reggiana, Foggia, Fermana, Venezia, Chieti, Teramo, Giulianova, Pescara, Benevento, Spal, Fidelis Andria. E speriamo di non dimenticarne qualcuno. Di contro altre società, dalla A fino alle serie minori, sperano di ‘riscattare’ l’ultima stagione fallimentare ricorrendo a tale provvedimento: il Bologna auspica la retrocessione del fresco promosso Genoa coinvolto nello scandalo delle partite truccate, il Napoli, sfumata la B al ‘Partenio’, ora si è detto pronto a vigilare sui bilanci dei club nostrani, di certo una tra Triestina e Vicenza che stanno spareggiando – sabato prossimo si disputa il secondo e conclusivo atto della contesa – per non sprofondare in serie C. E tante altre ancora. Da qui alla prima metà di luglio le stanze dei bottoni romane e fiorentine stileranno una graduatoria delle squadre più meritevoli (meriti sportivi – concetto peraltro non molto ‘democratico’ – e bilancio) di avvantaggiarsi dell’ambito ‘salvagente’.
In questi giorni è però in atto un pasticcio che chiama in causa la Figc, il cui Consiglio Federale dello scorso 13 giugno ha apparentemente (ci pare anche sostanzialmente) sconquassato quanto stabilito nel precedente Consiglio del dicembre 2004, quello, per intenderci, nel quale si è dibattuto della questione ripescaggi. Allora venne stabilito che sarebbero state “escluse dai ripescaggi le società che negli ultimi cinque anni hanno già beneficiato dello stesso provvedimento�?. Attualmente, rimanendo nell’ambito della C, sarebbero fuori dai giochi Catanzaro e Pescara, ripescate l’anno passato.
Il particolare, nemmeno tanto irrilevante, sembra però sia stato dimenticato, visto che il Consiglio Federale, nel nuovo provvedimento ratificato, non fa riferimento alle squadre ripescate negli ultimi cinque anni. Ciò significa che anche Pescara e Catanzaro potrebbero, eventualmente, usufruire dell’ennesimo ‘bonus’. Nella speciale classifica dei club in corsa per un ripescaggio abruzzesi e calabresi sono rispettivamente al secondo e quarto posto, insieme ad una tra Vicenza e Triestina (al primo posto), a Venezia (terzo), Napoli (quinto) e Pavia (sesto). Il solito ‘pastrocchio’ all’italiana?
In casa Samb, in ogni caso, la questione potrebbe non interessare affatto, visto che lo slittamento dell’udienza della Commissione Disciplinare ne preclude, almeno in via teorica, l’eventuale inserimento in simili ‘giochi’. Figurarsi se qualcuno vorrà prendere in considerazione una squadra che viene accusata di ‘falso in bilancio’…
Di seguito vi proponiamo il testo del provvedimento del Consiglio Federale ratificato lo scorso 13 giugno e reso noto qualche giorno fa:
In caso di non ammissione al Campionato di Serie B 2005/2006 di società che hanno partecipato a tale campionato nella stagione 2004/2005 o che sono retrocesse dalla Serie A, il Consiglio Federale – ovvero, su sua delega, il Presidente Federale, d’intesa con i Vice Presidenti e con i Presidenti della L.N.P., L.P.S.C, L.N.D., A.I.A.C. e A.I.C., – sentite la CO.VI.SO.C. e la Lega Nazionale Professionisti, ammette al campionato di Serie B 2005/2006 nell’ordine:
1) le società retrocesse al Campionato di Serie C1, seguendo l’ordine di classifica definito in base ai criteri stabiliti dal C.U. n. 97/A del 7.09.2004;
2) le società di Serie C1, seguendo l’ordine di classifica del Campionato 2004/2005, definita a seguito dello svolgimento dei play-off, con assegnazione del 3° posto alle società perdenti le gare di finale di play-off per la promozione al Campionato di Serie B e del 4° e 5° posto alle società perdenti le gare di cui all’art. 49, comma 1 lettera b) (Lega Professionisti Serie C) numero 2) lett. a) e b) delle N.O.I.F., tenendo conto dell’ordine di classifica finale del campionato. In caso di posti disponibili per il ripescaggio in Serie B in numero dispari, vista la diversa composizione numerica dei gironi di Serie C1 nella stagione 2004/2005, la scelta della società tra quelle classificatesi al medesimo posto nei due gironi viene effettuata tenendo conto:
– del miglior coefficiente determinato dal rapporto tra i punti conseguiti in classifica nel proprio girone ed il numero di gare disputate nel girone stesso; ed in caso di parità di coefficiente,
– del miglior coefficiente determinato dalla differenza tra reti fatte e subite diviso il numero delle gare disputate nel girone stesso ed in caso di ulteriore parità di coefficiente, la Lega Professionisti di serie C provvederà al sorteggio.