SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nessuna novità dal fronte della maggioranza. Normalmente questa sarebbe una lieta notizia per l’agitata coalizione di governo ma, da qualche tempo, il silenzio che ne accompagna le travagliate vicissitudini politiche appare come il segno di un cattivo presagio. Sì, perché il nodo del rimpasto di giunta sembra fermo ad un binario morto.
Cosa deciderà il sindaco? Aggiungerà un posto nella stanza dei bottoni o manterrà invariata la squadra? Non che la questione tolga il sonno ai cittadini sambenedettesi ma la vicenda presenta dei risvolti quanto meno interessanti, se analizzata nella prospettiva del prossimo appuntamento in calendario: il consiglio comunale, che si terrà alla fine del mese.
Un rendez-vous a cui la maggioranza corre il rischio di farsi trovare (per l’ennesima volta) impreparata: arrivarci senza aver risolto la ‘grana’ rimpasto potrebbe, infatti, mettere in serio pericolo la sua stabilità. I numeri parlano chiaro: An invoca il ‘taglio’ dell’assessore Gabrielli e Azione Indipendente chiede a gran voce una poltrona per il consigliere La Manna. Può bastare per temere un rovinoso scivolone.
Ipotesi a parte, al momento la verifica versa in uno stato di coma vigile. Il sindaco temporeggia, i partiti attendono un suo sospiro per dissotterrare l’ascia di guerra o brindare a festa. E sul tavolo c’è sempre la carta Tassotti, pronto a farsi da parte per il bene della squadra. Un asso che, però, il primo cittadino sembra restio a calare. Previsioni? Presto o tardi i posti in Giunta saranno nove.