SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Solidarietà. Un sentimento vivo nell’animo degli ultras. Scompare un tifoso. Qualunque sia il colore della sua sciarpa, a qualsiasi curva appartenga, l’ultras è pronto a rendergli onore, come parte integrante di un movimento sopra le righe. Oltre. Ultras, appunto. Manifestazioni sincere per la morte di tifosi se ne contano a bizzeffe. Ricorderete come pure, lo scorso novembre, anche qui nella città delle palme potemmo ammirare la sincera solidarietà di tante curve italiane, giunte in riviera per regalare l’ultimo saluto al povero Massimo Bruni, figura storica dell’intera curva Nord rossoblù.
Ieri pomeriggio è toccato proprio all’Onda d’Urto, gruppo di cui Massimo fu uno dei fondatori, ricambiare il gesto. In mattinata infatti, otto esponenti del ‘teschio alato’ si sono recati, a bordo di due macchine, verso la capitale per i funerali di Paolo Zappavigna, leader dei Boys Roma, entità di rilievo della Sud romanista, scomparso a causa di un incidente stradale (in moto) domenica scorsa. Precisiamo che tra la Sud giallorossa e la curva di casa nostra esiste da tempo, almeno tra alcuni esponenti di spicco delle stesse, un rapporto di amicizia (niente di ufficiale in ogni caso).
Alle 14 di ieri pomeriggio, presso la chiesa Santa Maria Consolatrice a Casal Bertone in Roma, i tifosi sambenedettesi hanno deposto una sciarpa rossoblù sulla bara del povero Zappavigna, insieme a tante altre tifoserie italiane, le quali hanno voluto presenziare per l’occasione: avellinesi, milanisti, veronesi, reggini, torinisti, laziali. E altri ancora.
Avvistati, per quel che concerne i nomi noti dell’ambiente romanista, Francesco Totti, Antonio Cassano, Bruno Conti, Daniele De Rossi, Alberto Aquilani, Antonio Tempestilli. C’era infine il ragazzo che domenica mattina sedeva sulla sella della moto di Zappavigna e che, fortunatamente, è rimasto in vita. Commozione per lui e per tutti i presenti, i quasi si sono lasciati andare ai tradizionali cori da stadio.
Ciao Paolo.