SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sfida di lusso al ‘Riviera delle Palme’ tra Samb e Napoli. Per l’occasione si sono mobilitate diverse televisioni, private e non – Sky e Raisport Satellite su tutte – numerose emittenti radiofoniche e una moltitudine di testate giornalistiche.
La cornice di pubblico è di quelle di serie assolutamente superiore ed in tribuna si possono contare numerosi volti noti, a comporre un ‘parterre de roi’ ammirato in poche altre occasioni qui in riviera: tra i vari personaggi, oltre a Stefano Colantuono, allenatore del Perugia, Giulio Silenzi, presidente della provincia di Macerata, Massimo Rossi, presidente della provincia di Ascoli Piceno, abbiamo avuto l’occasione di avvicinare Andrea Soncin, Augusto Gentilini, Enrico Piccioni, Dante Paterna (patron del Pescara Calcio, nonché grande amico di Umberto Mastellarini) ed il collega napoletano Carlo Verna, celebre giornalista adesso al Tg Campania.
Andrea Soncin, il capocannoniere del girone B con la maglia del Lanciano e al ‘Riviera’ in veste di tifoso – il ‘cobra’ indossa, a riprova di questo, una bella sciarpetta rossoblù – non nasconde tutta la sua delusione dopo il 90°: “Mi dispiace molto per questo gol venuto quando alla fine mancava veramente poco. Certo nemmeno con l’1-0 sarebbe stato facile al ‘San Paolo’. L’ingresso di Sosa ha cambiato volto alla partita, di sicuro il primo tempo la Samb ha giocato molto bene. Direi che nel complesso è giusto il pari, alla luce delle occasione create dalle due squadre, però quel gol al 93’… Dove giocherò l’anno prossimo? Lo decide la Fiorentina – conclude Soncin – la società che detiene il mio cartellino; oggi i viola si sono salvati, io, se non sarà in Toscana, spero di trovare spazio e fiducia in qualche altra società: ho diverse richieste sia dalla A che dalla B�?.
Enrico Piccioni, ex giocatore e allenatore rossoblù, ora sulla panchina della Vis Pesaro, pare più ottimista: “La Samb ha la possibilità di giocarsi la partita a Napoli. Oggi un primo tempo perfetto dal punto di vista tattico, poi sono venuti fuori gli azzurri. Negli ultimo venti muniti Colonnello e soci hanno dato l’impressione di tirare i remi in barca. Ma non è detto che la Samb abbia chiuso oggi con i play off, il bello del calcio è proprio questo: quando meno te l’aspetti arriva l’impresa. Il pubblico? Eccezionale come al solito, poche realtà possono competere con la gente di San Benedetto�?.
Lì vicino c’è Augusto Gentilini, altro celebre ex in casa rivierasca: “Un tempo ciascuno – dice l’ex tecnico del Giulianova – giusto il pari, anche se dopo un primo tempo strepitoso dei padroni di casa, mi aspettavo qualcosa in più nella ripresa. E invece sono venute fuori le individualità del Napoli, la classe e l’esperienza di giocatori come Sosa e Fontana, tanto per fare due nomi. La sostituzione di Martini? Certo lui stava dando molta profondità alla squadra, uscendo lui è mancato quel giocatore che andasse negli spazi. Martini è stato uno dei migliori della sua squadra. C’è delusione, ma non è finita – conclude Gentilini – in campionato la Samb ha dimostrato di essere più temibile in trasferta. Il ‘San Paolo’ sarà un ambiente ostile, ma fuori, come ripeto, la squadra di Ballardini fa solitamente meglio�?.
Dante Paterna, in completo nero, è sulla medesima lunghezza d’onda: “Ho visto un ottimo primo tempo e un buon secondo tempo della Samb – sentenzia il presidente del Pescara – il Napoli ha reagito, naturale che fosse così. Questo pari equivale ad una sconfitta, chiaro che loro nel finale festeggiassero in masiera così veemente; i rivieraschi non meritavano un simile epilogo, prendere un gol a tempo scaduto fa soffrire da matti e so, è successo anche a me, quanto adesso il mio amico Mastellarini stia soffrendo. Stia su però, la Samb ce la può fare al ‘San Paolo’, anche perché quando c’è tanto tifo i giocatori ospiti si caricano quanto quelli di casa, fanno proprio quell’incitamento diretto ai locali “.
Infine spazio al credo di Carlo Verna, meno borioso di qualche suo collega partenopeo: “Un tempo per uno. Pari giusto insomma. Sosa ha cambiato la partita, in secondo luogo è risultato decisivo Capparella. Il Napoli comunque, la dimostrazione è venuta quest’oggi, dovrà guadagnarsi la B sul campo, non salirà solo per il nome che porta. L’approccio alla gara è stato migliore da parte della Samb, mentre il Napoli ha fatto meglio per quel che concerne l’aspetto atletico. I rossoblù sono stati la migliore squadra vista al ‘San Paolo’ nel corso della stagione regolare, dovrà ancora sudare per la finale. Non bastano i macro-vantaggi, vedere Milan-Liverpool, figuriamoci i micro-conteggi�?.