dal sito www.kataweb.it
NAPOLI – Edy Reja è alla sua prima volta. Si gioca tutto. E lo sa. ”Nella mia carriera non mi è mai capitato di giocare i play off. E’ la prima volta, e per di più a Napoli. So bene che se arriverà la promozione, resterò qui. Ma se le cose malauguratamente dovessero andar male sarà giusto andar via perchè avrei fallito”. Ma lui ci crede: ”Dobbiamo vincere, per noi ma soprattutto per i milioni di tifosi che ci seguono”.
Ci siamo. E’ il momento della verità. Il Napoli si tuffa nei play off, la scorciatoia per tornare in B dopo il fallimento della scorsa estate e la rinascita targata De Laurentiis. La promozione tra i cadetti è il primo punto del programma di cinque anni studiato dal produttore cinematografico con il direttore generale Marino. ”Ma ho anche messo in preventivo – ha più volte spiegato De Laurentiis – di restare un altro anno in C”.
Nessuno se lo augura soprattutto per quanto la squadra ha fatto vedere nella seconda parte di stagione. Costruito in cinque giorni, il Napoli, affidato inizialmente a Ventura, ha dovuto aspettare la rivoluzione di gennaio e l’arrivo in panchina di Reja per trovare il passo giusto.
Sotto la gestione del tecnico goriziano è arrivato il cambio di marcia, che non è bastato però ad asciugare il vantaggio costruito da Rimini ed Avellino nel girone di andata. La semifinale play off ha regalato al Napoli un avversario che ha una storia simile a quella del club azzurro. Anche la Sambenedettese è riemersa a fatica da un’estate travagliata (la famiglia Gaucci ha ceduto il club al costruttore edile Umberto Mastellaroni portandosi via i giocatori), come il Napoli è stata costruita in pochi giorni ma a differenza di Fontana e compagni nessuno aveva chiesto ai marchigiani di arrivare a lottare per la promozione in B.
Racconta Davide Ballardini, 41enne tecnico romagnolo allievo di Arrigo Sacchi, l’artefice del miracolo Samb: ”E’ proprio così – spiega – ma ora che ci siamo vogliamo giocarci le nostre possibilità fino alla fine. Il Napoli è più forte, ma il calcio è pieno di sorprese”. La Samb è stata costruita spendendo pochissimi euro. Il salto di qualità è arrivato a gennaio con gli ingaggi di Leon, Da Silva e Mancini. E’ stato soprattutto il primo, un passato in serie A con la maglia della Reggina, a garantire alla Samb la marcia in più.
Il Napoli conosce le insidie. Fontana è uno che i play off li ha giocati e vinti: ”Adesso quello che hai fatto in campionato non conta. Non dobbiamo pensare al fatto che ci basterebbero due pareggi per la finale. Il Napoli deve entrare in campo per vincere. Ed è quello che faremo, anche se sappiamo che troveremo una squadra che non avrà nulla da perdere”.
Reja ha ancora qualche dubbio da sciogliere sull’undici da mandare in campo domenica al Riviera delle Palme. In attacco il tecnico ha più volte provato nella squadra dei titolari Sosa al fianco di Pià. L’argentino, capocannoniere del Napoli con 8 reti, è stato spesso decisivo uscendo dalla panchina.
Reja sembra intenzionato ad invertire i ruoli e a far partire dalla panchina Calaiò: ”La formazione è già decisa – dice il tecnico del Napoli -. Se posso darvi un consiglio, vi dico di non fidarvi di quanto succede in allenamento”. In campo, quandi, si potrebbe vedere il Napoli tipo, quello delle ultime uscite, con l’unica eccezione di Giubilato al posto dell’infortunato Scarlato e Abate preferito a Capparella sulla fascia destra. Staremo a vedere