SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si torna a respirare il clima partita – e che partita, al cospetto del (super) Napoli Soccer – dopo due settimane. Tanto è passato dalla vittoria in quel di Padova, un successo che ha spalancato ai rivieraschi le porte dei play off. Domani occorrerà vincere, il Napoli al termine della stagione regolare si è piazzato al terzo posto e dunque può godere, nei confronti dei marchigiani, del non indifferente vantaggio di poter anche accontentarsi di due pareggi.
La Samb è però abituata a questo tipo di considerazioni, apprestandosi a disputare il terzo spareggio promozione nella peggiore condizione di classifica, occupando cioè la quinta ‘poltrona’.
Successe tre stagioni or sono, quando Stefano Colantuono smise i panni del giocatore per sedersi sulla panchina rossoblù e centrare il miracoloso ‘filotto’ di nove vittorie consecutive. Risultato: quinto posto e semifinale play off al cospetto del Rimini. Sappiamo poi tutti come andò a finire. Come del resto in riviera non hanno dimenticato l’epilogo dello spareggio promozione di due annate fa, quando il Pescara di Iaconi ribaltò lo 0-1 di San Benedetto grazie a sviste arbitrali e “cose dell’altro mondo�?.
Ora il Napoli. Settimana piena zeppe di tensioni (naturali) e polemiche (ancora più naturali), le quali hanno portato alla decisione, da parte della dirigenza sambenedettese, di chiudersi a riccio nel più classico dei silenzi stampa. Comandamento imprescindibile: trovare la necessaria concentrazione.
Per quel che invece concerne questioni meramente affini al campo, le due settimane che ci stiamo lasciando alle spalle sono state contrassegnate dall’infortunio occorso a Julio Cesar Leon. L’honduregno dovrebbe essere regolarmente in campo: per la categoria è un fuoriclasse, un uomo capace da solo di cambiare il corso di una partita. Senza considerare che assieme a Bogliacino può essere l’uomo in grado di mettere sotto scacco la pur arcigna difesa napoletana, specie se la Samb saprà muoversi in velocità ed azionare Speedy Martini.
La probabile formazione rossoblù:
SAMBENEDETTESE (4-2-3-1): Mancini, Femiano A., Taccucci, Canini, Colonnello, Amodio, Cigarini, Leon, Bogliacino, Tedoldi, Martini. A disposizione: Spadavecchia, Femiano F., Gazzola, Dominguez, De Rosa, Favaro, Da Silva. Allenatore: Davide Ballardini

QUI NAPOLI. Napoli anti-Samb fatto da tempo. Edy Reja nel corso di questa lunga vigilia non ha mai avuto troppi dubbi: Scarlato, si sapeva, non avrebbe fatto in tempo a recuperare dallo stiramento occorsogli qualche settimana fa (sarà rimpiazzato dall’esperto Giubilato), come pure vi era la quasi totale certezza di poter disporre di Gaetano Fontana, uomo d’ordine e ‘faro’ della compagine azzurra. Per il resto risultavano in ballottaggio Mora e Bonomi (l’ago della bilancia pende dalla parte del secondo), oltre alle diverse possibilità che il tecnico i Gorizia ha per quel che concerne il reparto avanzato (il cruccio maggiore riguarda Sosa e Calaiò): qualsiasi allenatore vorrebbe avere l’imbarazzo della scelta tra uomini del calibro di Sosa, Calaiò, Pià, Abate e Consonni.
Reja in ogni caso pare non apporterà modifiche al modulo che nell’ultimo scorcio si stagione ha conferito solidità, e quindi credibilità, al suo Napoli: consueto 4-2-3-1 con Calaiò unico terminale avanzato, sorretto dal trio Consonni-Capparella-Pià.
La probabile formazione azzurra:
NAPOLI (4-2-3-1): Gianello, Grava, Ignoffo, Giubilato, Mora, Montervino, Fontana, Capparella, Pià, Consonni, Calaiò. A disposizione: Renard, Romito, Bonomi, Gatti, Corrent, Abate, Sosa. Alenatore: Edoardo Reja