SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Umberto Mastellarini dopo il successo di Padova l’ha definita la vera semifinale play off di questo girone B. Sambenedettese-Napoli, se non è davvero lo scontro tra le due formazioni della divisione est che in assoluto hanno dalla loro numeri e credenziali maggiori rispetto alle altre due pretendenti per la B, incarna invero la sfida con più fascino e attrattiva, non per la sola presenza del sodalizio azzurro, sconfinato polo catalizzatore per media e tifosi, ma anche in virtù di una Samb che nel corso della stagione regolare ha espresso, Rimini a parte, il calcio più piacevole del girone.
Da una parte il blasone, un organico, un allenatore e una piazza di categoria superiore, dall’altra la sfrontatezza di una miriade di ‘deb’ e di calciatori vogliosi di cogliere un subitaneo riscatto, oltre ad una città che attende la serie cadetta da ben sedici anni. Micidiale mix quello ‘apparecchiato’ dalla ‘premiata ditta’ Mastellarini-D’Ippolito.
Samb e Napoli arrivano a ‘gara uno’, valevole per le semifinali play off, almeno a guardare i numeri manifestati sino ad ora, alla pari, o quasi. Lente d’ingrandimento sul girone di ritorno, quando, a causa del mercato di riparazione, i volti delle due compagini sono cambiati. Poco in casa rossoblù, molto in quella partenopea. Per un Leon, un Mancini, un Alfredo Femiano e un Da Silva arrivati in riva all’Adriatico, all’ombra del Vesuvio è giunta una sfilza di ‘fuoriquota’: Fontana, Calaiò, Pià, Giubilato, Consonni, Capparella e Grava. Edy Reja ha completato la rivoluzione lo scorso 18 gennaio, quando si è insediato sulla panchina azzurra in luogo di Giampiero Ventura. Il suo Napoli ha letteralmente macinato chilometri e scalato posizioni (trentaquattro punti totalizzati, sei in più del Rimini) magari senza convincere oltremodo, senza impressionare in quanto a gioco espresso, ma per lo meno blindando il terzo posto. Tradotto: se la capolista e l’Avellino non avessero avuto dallo loro un eccellente girone di andata, i partenopei avrebbero potuto rincorrere pensieri più arditi.
Finale in crescendo pure per il sodalizio di Viale dello Sport che, dopo una metà di stagione griffata dalla verve di Mariano Bogliacino, si è aggrappato alle magie di due uomini cardine: Julio Cesar Leon e Marco Martini. Otto reti il primo, dieci (gli assegniamo anche la controversa marcatura di Samb-Padova) il secondo. Serie positiva che dura da sette giornate, maggior numero di vittorie esterne (7, come il Rimini), maggior numero di gol messi a segno lontano dalla mura amiche (22), minor numero di reti subìte in casa (6) e, conseguentemente, terza migliore difesa della divisione est (25).
Per restare, sponda napoletana, alla stretta attualità: Fontana e soci non perdono dallo scorso 13 febbraio (2-0 al ‘Partenio’), vantano il terzo migliore attacco del girone (45 gol realizzati) e la quinta difesa meno perforata (31 reti).
Qualche nome in omaggio alla solidità azzurra: Sosa (8 reti), indefesso goleador sul finire di gara, per il quale in Campania hanno scalzato il celebre Cesarini; Calaiò e Pià – in due hanno relegato al Napoli undici gol; Gaetano Fontana, cervello e motorino della compagine di Aurelio De Laurentiis.
Due squadre ma un unico modulo tattico, il cosiddetto ‘alberello di Natale’, al quale Ballardini e Reja si sono avvicinati per permettere a fantasisti e mezzepunte in organico di esprimere a pieno estro e bagaglio tecnico a disposizione. Due pedine a proteggere il reparto arretrato, tre uomini dietro una sola punta, adibita a scardinare la difesa avversaria. Ecco servito il ‘cocktail’ play off.
Intelaiatura e numeri assolutamente speculari. Ma insomma: tra Samb e Napoli, chi vince?
BORSINO ROSSOBLU’. Oggi pomeriggio la Samb si è allenata sul campo Ama-Aquilone di Pagliare del Tronto. Leon, vittima dello stiramento alla coscia destra, ha effettuato solo una corsetta leggera. Fermo Pompei – il giocatore si è sottoposto ad un’ecografia della quale domani mattina si conoscerà il responso – gli altri erano tutti a disposizione di mister Ballardini.
I rossoblù resteranno all’Ama-Aquilone sino a giovedì prossimo, quando giocheranno un’amichevole contro l’Elpidiense. Domani doppia razione: palestra al mattino e lavoro atletico il pomeriggio. A partire da venerdì, la Samb si sposterà invece in Riviera, allenandosi per la precisioni allo stadio comunale “Pirani” di Grottammare. La Sambenedettese Calcio ha ringraziato ufficialmente sia la squadra del Grottammare Calcio che l’Amministrazione Comunale grottammarese per la disponibilità dimostrata.